(Teleborsa) -
Bank of America, la seconda banca statunitense per asset, ha registrato ricavi pari a 22,9 miliardi di dollari nei primi tre mesi del 2021 e un
utile di 86 centesimi per azione (8,1 miliardi in totale, più che il doppio rispetto ai 4 miliardi dello stesso periodo del 2020). La trimestrale ha battuto le attese, in quanto gli analisti si aspettavano ricavi per 22,1 miliardi di dollari e un utile di 66 centesimi per azione, secondo i dati di Refinitiv.
La banca,
così come annunciato ieri da
JPMorgan e
Wells Fargo, ha ridotto gli
accantonamenti per perdite su prestiti che non si sono verificate. Nello specifico le risorse liberate ammontano a
2,7 miliardi di dollari, grazie a un "miglioramento delle prospettive macroeconomiche".
I ricavi della divisione Consumer Banking sono diminuiti del 12% a 8,1 miliardi di dollari nel trimestre conclusosi a marzo. I depositi sono stati in aumento del 25% a 924 miliardi di dollari, mentre i prestiti in calo dell'8% a 291 miliardi di dollari. Bank of America ha inoltre registrato
commissioni record per l'investment banking a 2,2 miliardi di dollari e commissioni record per la sottoscrizione di azioni a 900 milioni di dollari. I ricavi da
trading FICC (reddito fisso, valute e materie prime) hanno registrato un aumento del 22% a 3,3 miliardi di dollari e l'equity trading del 10% a 1,8 miliardi di dollari.
"Anche se i
bassi tassi di interesse hanno continuato a pesare sulle entrate, i costi del credito sono migliorati e riteniamo che i progressi nella crisi sanitaria e nell'economia indichino un'accelerazione della ripresa", ha commentato il
Chairman e CEO Brian Moynihan, il quale ha evidenziato "risultati eccezionali in questo trimestre: livelli record o quasi di depositi, flussi di investimento, entrate dall'investment banking, utenti digitali e engagement dei clienti".