Facebook Pixel
Milano 17:35
34.750,35 -0,03%
Nasdaq 21:00
18.254,69 -0,14%
Dow Jones 21:02
39.807,37 +0,12%
Londra 17:35
7.952,62 +0,26%
Francoforte 17:35
18.492,49 +0,08%

Covid, BNP Paribas Cardif: "Dopo un anno aumenta desiderio di protezione su salute, lavoro e credito"

Pubblicata, in collaborazione con Ipsos, la seconda edizione della ricerca internazionale sulle preoccupazioni, le aspettative e le esigenze delle persone

Economia
Covid, BNP Paribas Cardif: "Dopo un anno aumenta desiderio di protezione su salute, lavoro e credito"
(Teleborsa) - In un mondo completamente diverso e colpito dal Covid-19, gli italiani sono piu` preoccupati e piu` pessimisti, rispetto al 2019 e alla media europea. Aumentano la paura di perdere il lavoro e dell'ospedalizzazione, cresce il desiderio di maggior protezione verso la propria salute, la famiglia e la sfera economica e si rafforza la consapevolezza sull'assicurazione del credito. In generale, la pandemia ha ridotto le entrate economiche di tanti italiani, costringendoli a rimandare o annullare i progetti piu` onerosi. Queste le principali evidenze emerse dalla seconda edizione della ricerca internazionale sulle preoccupazioni, le aspettative e le esigenze delle persone realizzata BNP Paribas Cardif, in collaborazione con Ipsos.

Per realizzare la nuova analisi BNP Paribas Cardif, tra le prime dieci compagnie assicurative in Italia, ha coinvolto, sempre con Ipsos, un campione di 21mila persone, in 21 paesi e 3 continenti (Europa, America Latina e Asia) per capire dove siamo, dove andremo e costruire l'assicurazione per la nuova normalita` che ci attende.

"L'indagine fotografa un'Italia tra le nazioni piu` pessimiste d'Europa, con meno capacita` di proiettarsi nel futuro ma con piu` consapevolezza sui rischi da cui proteggersi – ha commentato Isabella Fumagalli, ceo di BNP Paribas Cardif –. La pandemia, infatti, da un lato ha impoverito le imprese e le famiglie con particolare impatto sui lavoratori precari, sui giovani e sulle donne, dall'altro ha inibito ogni progettualita` a fronte dell'incertezza nel futuro. Le persone si sono rese conto dell'importanza della protezione e della prevenzione, in particolare nella sfera della salute e dell'occupazione anche grazie alle nuove soluzioni di prossimita` adottate tempestivamente dalle compagnie di assicurazione durante l'emergenza. Un'opportunita` che non ci dobbiamo lasciar sfuggire per scrivere un nuovo patto coi nostri clienti basato su un dialogo continuativo che permetta di intercettare meglio insieme i bisogni emergenti dalla nuova normalita` offrendo esperienze di protezione innovative".

"Nell'arco di soli due anni, il livello delle preoccupazioni e` aumentato in modo molto significativo. Questa crisi sanitaria senza precedenti – ha affermato Jean Bertrand Laroche, BNP Paribas Cardif deputy chief executive officer, International Markets – ha avuto un impatto importante sulla vita delle persone, influenzando sia il loro tenore di vita sia la loro capacita` di pianificare il futuro. In qualita` di assicuratori, abbiamo la responsabilita` di fornire loro supporto in modo che possano continuare a portare avanti i progetti che sono importanti per loro".






Le preoccupazioni degli italiani –
Salute e lavoro – sottolinea lo studio – sono sempre gli ambiti piu` toccati, anche rispetto alla media europea. In cima c'e` il timore di una riduzione delle entrate (75%; +2 p.p. sul 2019; contro il 70% europeo). Seguono la paura di una malattia grave (71%; +1 p.p. sul 2019) e della perdita della propria indipendenza (68%; -2 p.p.; 60% in Europa). Con il Covid-19 sono aumentati di ben 4 punti percentuali rispetto al 2019 sia il timore di perdere il lavoro (65%, contro il 58% in Europa), sia quello dell'ospedalizzazione (65%). Se nel 2019 la paura di un disastro naturale, proprio come una pandemia, colpiva il 49% della popolazione, ora la percentuale sale al danneggiamento d'auto (53%; -4 p.p.), aggressione (49%; -4 p.p.), attentato terroristico (34%; -7 p.p.).

Quanto si sentono protetti gli italiani – L'emergenza sanitaria – si legge nella ricerca – ha sicuramente sottolineato l'importanza del tutelarsi da eventi imprevisti. Il 62% degli italiani ritiene positivo il fatto di poter disporre della protezione di una polizza (vs il 55% del 2019). E` comunque solo il 7% (contro l'11% europeo) a definirsi "molto ben protetto" (+1 p.p. sul 2019) anche se aumenta pero` la percentuale di chi si sente "abbastanza protetto" (55%; +6 p.p.) e diminuisce chi si sente "non molto protetto" (30%; -7 p.p.). La pandemia ha, quindi, accentuato il desiderio di protezione degli italiani in particolari su alcuni ambiti ritenuti piu` impattanti. Al primo posto la malattia grave (40%; +7, p.p.; in Germania e` solo il 26%), seguita dalla perdita del lavoro (36%, +7 p.p.; il 19% in Germania) e dalle perdite finanziarie/riduzioni delle entrate (35%; +6 p.p.). In forte aumento anche le risposte relative alla malattia cronica (32%; +8 p.p.), alla perdita di indipendenza (31%; +7 p.p.), all'incidente (26%, +6 p.p.), e alla morte (23%; +7 p.p.).

L'impatto del Covid-19 sulle tasche degli italiani – Il 64% degli intervistati – evidenzia il rapporto – ha subito o pensa che subira` una riduzione delle entrate: una percentuale ben superiore rispetto alla media europea (58%) e a paesi come Germania (45%) e Francia (48%). A determinarla e` per il 35% degli intervistati una temporanea riduzione del salario, per il 24% l'abbassamento delle ore di lavoro e per il 21% la perdita del lavoro. Proprio a causa dell'emergenza, inoltre, piu` della meta` degli italiani (il 56%, contro il 53% a livello europeo e il 33% in Germania) ha dovuto o dovra` posticipare o rinunciare del tutto ad un acquisto importante. Solo il 16%, invece, ha avuto o si aspetta di avere difficolta` nel saldare le bollette: un dato che sorprende se confrontato con la media europea (20%). Per ripristinare il tasso di disoccupazione ai livelli pre-Covid secondo il 3% degli italiani (il 7% in Europa) bisognera` attendere fine anno, mentre il 59% (contro il 48% europeo, il 45% in Germania) crede che ci vorranno 3 anni o piu`.

La propensione a ricorrere al credito -
La crisi – rileva lo studio – ha avuto un forte impatto anche sulla propensione a ricorrere al credito. Il nuovo contesto reindirizza i progetti verso la salute o la preparazione del futuro. Gli italiani sono propensi a ricorrere al credito per accedere a cure mediche (54% + 2 p.p.) molto piu` che in altri paesi europei (35%) e per finanziare gli studi dei figli (47%; +5 p.p., contro il 34% europeo) mentre diminuisce la percentuale degli italiani che vogliono accedere ad un prestito/mutuo per l'acquisto di una proprieta` (56%; -15 p.p. sul 2019), di un'automobile (51%; -6 p.p.), per effettuare ristrutturazioni (48%; -8 p.p.) e per avviare un nuovo business (39%; -14 p.p.). Questa diminuzione e` dovuta soprattutto alla paura di non poter ripagare un prestito/mutuo a causa di: la perdita del lavoro (59%; il 50% in Germania e Francia), la malattia grave (53%) e l'inabilita` al lavoro (51%). Il 69% degli italiani è a conoscenza delle polizze di assicurazione del credito (+10; p.p. sul 2019; il 65% in Germania), e il 16% (+2 p.p.) che ne ha gia` attivato una. Gli intervistati hanno un'opinione positiva di questo tipo di prodotto, e lo vedono come un modo intelligente per proteggere il proprio patrimonio (77%; +3 p.p.), i propri cari (76%; +3 p.p.) e per "dormire sonni tranquilli" (74% +2 p.p.).

Le assicurazioni nel resto del mondo –
A livello mondiale, il Covid-19 – si legge nella ricerca – ha accentuato le preoccupazioni gia` piu` diffuse nel 2019, la malattia (il 76% si dice preoccupato; +5 p.p. sul 2019) e la perdita di reddito (76%; +4 p.p.). Un impatto duro in tutto il mondo, specialmente per le conseguenze negative sulla qualita` di vita, sulla possibilita` di pianificare il futuro e sul senso di vulnerabilita`. In particolare, sono i giovani nella fascia di eta` compresa tra i 18-24 anni a essere piu` preoccupati per temi come la salute, il decesso e la perdita di impiego. I popoli piu` colpiti dalla crisi sono quelli latino-americani (a causa dell'emergenza il 79% ha subito o subira` una riduzione nelle entrate) seguiti da quelli asiatici (76%) e europei (58%). In generale, sono aumentati anche i timori relativi alla salute e ai disastri naturali, cosi` come altri rischi non direttamente connessi alla pandemia, come gli incidenti (74%, +5 p.p. sul 2019), la disabilita` (69%; +4 p.p.), l'inabilita` al lavoro (67%; +3 p.p.) e la perdita della propria indipendenza (64%; +2 p.p.). E` l'America Latina il continente in cui le preoccupazioni raggiungono il livello piu` alto, specialmente per quanto riguarda salute e lavoro (tutte superiori all'80%), seguita dall'Asia. Invece, nonostante l'impatto del Covid-19, alcuni paesi europei (come Francia, Belgio, Regno Unito, Germania, Svezia e Repubblica Ceca) mantengono un livello di fiducia relativamente sostenuto sia in ambito salute sia sul fronte economico grazie alle politiche di sostegno statali che hanno contribuito a contenere l’aumento della disoccupazione e mitigare la crisi. Nel mondo pero` e` paradossalmente aumentata la quota di chi si dice "ben protetto" dagli imprevisti (+3 p.p. vs il 2019), specialmente in Europa (67%, +5 p.p. vs il 2019). Ciononostante aumenta il desiderio di maggiore protezione, come ad esempio in Spagna (48%; +13 p.p.) e Polonia (51%; +12 p.p.), da imprevisti che riguardano per lo piu` le malattie gravi (soprattutto in America Latina), gli incidenti e la disoccupazione (con un boom in Asia: in Giappone la percentuale e` cresciuta di ben 12 punti). Per quanto riguarda il capitolo prestiti e mutui: scende di 13 punti la percentuale di chi vuole accedere al credito per acquistare un immobile (60% nel 2021 rispetto al 73% nel 2019). Ma sono comunque in tanti a conoscere le polizze di assicurazione del credito (69% a livello mondiale), con il 18% che ne ha gia` attivato una.


Condividi
```