(Teleborsa) - L'economia dell'
Eurozona si rafforza ad aprile, grazie all'espansione del settore manifatturiero e al miglioramento dei servizi. Lo confermano i dati preliminari degli indici PMI manifatturieri e dei servizi diffusi oggi.
L’Indice
PMI manifatturiero, elaborato da IHS Markit, è salito a 63,3 punti (record da giugno 1997) dai 62,5 precedenti, risultando superiore ai 62 punti attesi dagli analisti. Si rafforza anche il
PMI dei servizi, attestandosi a 50,3 punti (ai massimi in 8 mesi) dai 49,6 precedenti, risultando superiore ai 49,1 punti del consensus. Di conseguenza il
PMI composito si porta a 53,7 punti dai 53,2 precedenti (era atteso a 52,8 punti): è il valore più alto in 9 mesi.
La produzione manifatturiera è cresciuta per il decimo mese consecutivo, espandendosi a un ritmo insuperabile in oltre due decenni di storia dell'indagine, sottolinea IHS Markit. È sempre la
Germania a trainare la crescita, anche se l'aumento è stato minore di marzo (quando aveva registrato il record di tutti i tempi per il terzo mese dell'anno). Anche l'espansione della
Francia è leggermente rallentata, sebbene sia rimasta la seconda più vasta negli ultimi tre anni.
Il
backlog della produzione è cresciuto per il secondo mese consecutivo, aumentando a un ritmo mai visto da gennaio 2018, con le imprese sotto pressione per l'afflusso di nuovi affari. A questo si è affiancato il primo aumento del backlog del settore dei servizi dall'inizio della pandemia. "In un mese durante il quale le misure di contenimento per il Covid-19 sono state rafforzate di fronte a ulteriori ondate di contagi, l'economia della zona euro ha mostrato una forza incoraggiante", commenta
Chris Williamson, Chief Business Economist presso IHS Markit.
"Sebbene il settore dei servizi abbia continuato a essere duramente colpito dalle misure restrittive, è tornato a crescere in quanto le aziende si sono adattate alla vita con il coronavirus e si preparano a tempi migliori - ha aggiunto - Nel frattempo il settore manifatturiero sta fiorendo.
Spesa repressa, restocking, investimenti in nuovi macchinari e il crescente ottimismo sulle prospettive hanno contribuito a generare un'ulteriore impennata record sia della produzione che nei nuovi ordini".
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