(Teleborsa) - "Ribadisco il profondo rispetto che il Governo ed io abbiamo per il Parlamento: indubbiamente i tempi erano
ristretti" per l'esame del
PNRR ma legati alla data del
30 aprile". Così il Premier
Mario Draghi nella replica in
Aula alla Camera sottolineando che il Piano nazionale di ripresa e resilienza "
permette investimenti che sarebbero stati impossibili e impensabili fino a pochi giorni fa. Tutto il piano è un investimento sul
futuro e sulle nuove
generazioni".
La vera
sfida non appena il piano viene consegnato - ha aggiunto - "è di trovare un
modo di attuazione dove le
amministrazioni locali e il Governo centrale, che sono chiamati a
mole di interventi, trovino uno
schema di governo del piano".
Capitolo a parte quello dedicato al
Mezzogiorno dal cui rilancio passa anche la
ripartenza dell'intero Paese. "Il piano esplicita che le risorse corrispondono al 40% a fronte del 34 per cento della popolazione, 82 miliardi sono una cifra più alta del PIL. Sono misure che si inseriscono in visione complessiva per far ripartire e accelerare una crescita del Sud ferma da ormai mezzo secolo", ha ribadito il Presidente del Consiglio che riporta l'attenzione su un'altra priorità, i giovani ai quali "dobbiamo garantire welfare, casa e occupazione sicura. Ho parlato del piano per i giovani, le case e gli incentivi fiscali per i mutui".
Il piano
"garantisce in maniera equa e adeguata il diritto allo studio, quasi un miliardo per gli alloggi studenteschi, mezzo miliardo per borse di studio", prosegue il Premier. "C'è l'introduzione di una previsione per condizionare i progetti finanziati non solo da Pnrr" e anche di React Eu "alla nuova
occupazione giovanile e femminile, una condizionalità trasversale del piano".