(Teleborsa) - Il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile
Enrico Giovannini ha dichiarato che nei prossimi anni, data la vetustà di alcune opere e l'impatto prevedibile dei cambiamenti climatici, l'Italia "dovrà accrescere il proprio sforzo nella direzione della
manutenzione ordinaria e
straordinaria delle infrastrutture, in un'ottica di
prevenzione dei rischi". In occasione della presentazione della prima Relazione annuale dell'
Ansfisa, l'Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture stradali e autostradali, Giovannini ha spiegato che "non si tratta solo di uno sforzo finanziario, ma di un cambio culturale che vede il Ministero e Ansfisa impegnati fianco a fianco, nel rispetto delle rispettive competenze".
"Una delle iniziative fondamentali per la trasformazione economica e sociale in chiave sostenibile è la messa in sicurezza delle nostre infrastrutture, che devono corrispondere ai bisogni delle imprese e dei cittadini, e che devono realizzare quell'
obiettivo di uguaglianza di opportunità sancito anche dalla nostra Costituzione, oggi non assicurato a causa gravi
disuguaglianze sociali, di genere e territoriali che affliggono l'Italia, con una inaccettabile distanza tra
Nord e
Sud, centri e periferie, città e aree interne e rurali", ha sottolineato il ministro.
"Il
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dell'Italia – ha aggiunto – pone grande attenzione a questo tema, con un investimento senza precedenti. Il nostro Paese ha bisogno di fare uno sforzo straordinario per assicurare l'efficienza delle infrastrutture e la sicurezza dei cittadini, per evitare in futuro disastri come quello del Ponte Morandi, che ha causato tante vittime e lasciato per anni il Paese sotto shock".
Il tema della sicurezza stradale e autostradale, ha inoltre affermato, "vedrà in tutti i paesi europei nei prossimi 10-20 anni una forte domanda in questa direzione". Anchr tale ragione, "i futuri contratti di programma ferroviari e anche i
Pef delle
concessionarie autostradali dovranno porre attenzione ancora maggiore su queste tematiche rispetto al passato".