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OCSE, il cuneo fiscale in Italia è passato dal 48% al 46% con la pandemia

Il calo è generalizzato in tutta l'area OCSE e non va imputato a provvedimenti specifici ma al crollo di redditi e tassazione dovuto alla crisi da Covid-19

Economia
OCSE, il cuneo fiscale in Italia è passato dal 48% al 46% con la pandemia
(Teleborsa) - La pandemia ha provocato la più grande diminuzione delle tasse sui salari dalla crisi finanziaria globale del 2008-2009, anche se non ha superato i livelli di quegli anni, secondo un nuovo rapporto dell'OCSE. Il cuneo fiscale per un lavoratore single a salario medio è stato del 34,6% nel 2020, in diminuzione di 0,39 punti percentuali rispetto all'anno precedente. Nel 2020 il calo era stato di 0,48 punti percentuali e nel 2009 di 0,52 punti percentuali, sottolinea il rapporto 2021 "Taxing wages" dell'organizzazione. Il cuneo fiscale è aumentato in 7 dei 37 paesi OCSE a cavallo tra 2019 e 2020, mentre è diminuito negli altri 29, principalmente per minori imposte sul reddito.

Il calo del cuneo fiscale (definito come le tasse totali sul lavoro pagate sia dai dipendenti che dai datori di lavoro, meno i benefici familiari, rapportate al costo del lavoro per il datore di lavoro) è stato ancora più significativo per le famiglie con figli, portando le aliquote fiscali su questi tipi di famiglia a nuovi minimi. Il cuneo fiscale medio per una coppia con un reddito unico al salario medio con figli nel 2020 è stato del 24,4%, con un calo di 1,1 punti percentuali rispetto al 2019. Si tratta del calo maggiore e del livello più basso registrato per questo tipo di famiglia da quando l'OCSE ha iniziato il rapporto "Taxing wages" nel 2000.

Nonostante un calo di 2 punti percentuali tra 2019 e 2020, l'Italia resta uno dei Paesi con il più alto cuneo fiscale di tutta l'OCSE: al 46% si piazza al quinto posto tra 37 Paesi, meglio del terzo posto nel 2019, sottolinea il rapporto nella scheda sulla penisola. Il calo di questa voce è generalizzato in tutta l'area OCSE e non va imputato a provvedimenti specifici ma al crollo di redditi e tassazione dovuto alla crisi pandemica.

Tasse sui redditi e contributi rappresentano l'84% del totale del cuneo fiscale in Italia, a fronte del 76% nella media OCSE. Come riferimento l'ente parigino prende un lavoratore single senza figli. Il 46% di cuneo fiscale nella Penisola va raffrontato con il 34,6% della media OCSE, anche in questo caso in calo rispetto al 35% del 2019. Guardando a una coppia sposata con due figli, non va molto meglio: il cuneo fiscale è il sesto più elevato con un 36,4% a fronte del 24,4% medio. Ma tra 2019 e 2020 è stato più netto il miglioramento in termini di posizionamento, dato che nel 2019 l'Italia segnava il valore più elevato, sostiene l'OCSE.






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