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INPGI, approvato bilancio 2020: disavanzo gestione principale di 242,2 milioni

Taglio 10% costi organi collegiali. Dall'Istituto di previdenza della professione giornalistica appello al governo per salvare l'Ente

Economia
INPGI, approvato bilancio 2020: disavanzo gestione principale di 242,2 milioni
(Teleborsa) - Il Consiglio generale dell'Istituto di previdenza della professione giornalistica (Inpgi) ha approvato oggi con 40 voti favorevoli e 20 contrari il bilancio consuntivo 2020 della Gestione principale, che chiude con un disavanzo di gestione di 242,2 milioni. Il risultato della Gestione previdenziale – fa sapere l'istituto presieduto da Marina Macelloni in una nota – presenta un saldo negativo di 188,4 milioni ed è determinato dal complessivo perdurare dell'andamento negativo degli indicatori principali dell'attività caratteristica dell'Ente. Contestualmente è stata deliberata la riduzione del 10% di tutti i costi degli Organi collegiali.

Lo scorso anno l'Istituto ha perso altri 855 rapporti di lavoro attivi (professionisti dipendenti), che si aggiungono agli 865 in fumo nel 2019. La contribuzione corrente, pari a 328,075 milioni, registra una diminuzione del 2,76% rispetto al 2019. Inoltre, la spesa per pensioni ai giornalisti in quiescenza risulta pari nel 2020 a 545,6 milioni (+1,81% in un anno). La spesa complessiva per gli ammortizzatori sociali nel 2020 è stata pari a 9,7 milioni di euro e, pur risultando in diminuzione rispetto al 2019, continua comunque a rappresentare una voce rilevante del bilancio dell'Istituto.

La Gestione patrimoniale nel suo complesso ha registrato un avanzo pari a 6,6 milioni di euro, in diminuzione di 39,6 milioni (pari al 85,71%) rispetto all'esercizio precedente. La rilevante diminuzione riscontrata è diretta conseguenza dei maggiori utili realizzati nell'anno precedente a seguito delle operazioni straordinarie di apporto alla Sicav. Inoltre, per l'esercizio in esame, c'è stata la volontà di non procedere ad operazioni di vendita con realizzo di utili – che avrebbero incrementato il rendimento ma sarebbero stati soggetti a tassazione – con conseguente mantenimento delle plusvalenze implicite non realizzate nel comparto dell'attivo circolante, che, sul piano sostanziale, costituiscono un ulteriore margine di riserva ancorché non formalmente contabilizzabile. Per quanto riguarda invece la Gestione separata – il cui bilancio consuntivo 2020 è stato approvato con 47 voti a favore, 9 contrari e 3 astenuti dai consiglieri presenti – gli indicatori si presentano positivi anche per il 2020, ancorché il bilancio evidenzi, anche nel settore giornalistico, i segnali dell'impatto che la crisi dovuta alla pandemia da Covid-19 ha determinato sull'intero mondo del lavoro e delle professioni. Rispetto al 2019 infatti calano le entrate previdenziali (- 7%) e si riduce l'avanzo della gestione previdenziale (-13,4%). La diminuzione si deve essenzialmente alla frenata dei contratti da co.co.co. e al calo dei redditi per tutte le tipologie di lavoratori. L'avanzo economico di gestione per l'esercizio 2020 è risultato quindi pari a 26,1 milioni di euro, in diminuzione rispetto a quello registrato nell'anno precedente (76,9 milioni nel 2019).

Nel corso della seduta per il via libera al bilancio – dato la situazione di profondo rosso dell'Istituto – è stato approvato a maggioranza un ordine del giorno con il quale il Consiglio generale rivolge un "forte e pressante appello al Governo per porre in essere in tempi brevi, mancando ormai solo due mesi alla scadenza dell'ultima proroga rispetto al possibile commissariamento dell'Istituto, tutti i provvedimenti necessari a garantire la sostenibilità dell'Inpgi, unico Ente sostitutivo dell'Inps nel panorama delle Casse privatizzate".













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