(Teleborsa) -
E' boom di prenotazioni per le vacanze al mare, ma per la ripartenza del turismo restano ancora
molte incognite: dalla quarantena al pass vaccinale, senza dimenticare il
problema del coprifuoco che certo non facilita la stagione.
Secondo Federbalneari, "ci sono
ottimi segnali di prenotazioni domestiche per i mesi di
luglio e agosto che lasciano presagire una stagione intensa per le strutture turistico-ricettive nelle
località balneari, che iniziano a scaldare i motori" e "per questo è importantissimo che si acceleri l’iter per il green pass vaccinale, che consentirà gli spostamenti tra paesi dell’Unione europea e che potrà
salvare l’estate degli stranieri in vacanza in Italia, un settore che vale
11,2 miliardi per il sistema turistico nazionale".
In pole position la Sardegna, che ha prospettive di prenotazioni fra luglio e agosto, mentre i mesi da aprile a giugno, quelli che erano prediletti dagli stranieri, al momento sono considerati quasi bruciati dagli operatori del comparto. La Puglia, nonostante sia tra le mete più gettonate dal turismo incoming, sconta il deficit dei collegamenti aerei, anche se le notizie che vengono dal settore fanno prevedere una crescita esponenziale e una visione turistica di sistema mare già pronta per la prossima estate.
E' per questo motivo che il sistema turistico chiede a gran voce di
accelerare sul "green pass" o passaporto vaccinale, che consentirà all'Italia di essere competitiva a livello europeo, soprattutto nei confronti di quei paesi che si stanno già muovendo in questa direzione: in primis la Grecia, vera e propria promotrice dell’iniziativa, ma anche Spagna, Croazia, Austria, Polonia, Danimarca, Estonia e Finlandia».
A penalizzare il turismo internazionale anche
l'obbligo della quarantena, che il Ministro Speranza ha prorogato fino al 15 maggio. Un grande limite perché impone a chi arriva dalla UE un tampone in partenza, una quarantena di 5 giorni ed un altro tampone alla fine dell'isolamento e per chi arriva da paesi fuori dall'UE una quarantena di almeno 10 giorni.
E poi c'è la dolorosa questione del
coprifuoco alle 22, che non aiuta di certo a far ripartire le vacanze.