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Eurozona, PMI manifatturiero registra nuovo record storico ad aprile

Economia, Macroeconomia
Eurozona, PMI manifatturiero registra nuovo record storico ad aprile
(Teleborsa) - L'Eurozona registra un'ottima crescita del settore manifatturiero ad aprile. Lo conferma l'ultimo report di Markit sui PMI, gli indici sulle aspettative dei direttori acquisti delle aziende manifatturiere. L'indice PMI manifatturiero (nei dati finali per il mese) è stato indicato in crescita a 62,9 punti, rispetto ai 63,3 della stima preliminare e delle attese, e si confronta con i 62,5 punti del mese precedente. L'indicatore dello stato di salute del settore manifatturiero si conferma dunque al di sopra della soglia dei 50 punti, che fa da spartiacque fra recessione ed espansione.

A livello nazionale, il PMI in Italia si è portato a 60,7 punti (nuovo record storico) dai 59,8 precedenti, risultando al di sotto dei 61 del consensus. Il PMI della Germania è sceso a 66,2 punti rispetto ai 66,4 precedenti ed attesi. Il dato della Francia si è attestato a 58,9 punti, dai 59,2 precedenti ed attesi, mentre la Spagna registra un miglioramento a 57,7 punti dai 56,9 del mese precedente e rispetto ai 59 attesi.

"Ad aprile il settore manifatturiero dell'eurozona è in forte crescita e per il secondo mese consecutivo il relativo PMI ha raggiunto un valore record - ha commentato Chris Williamson, Chief Business Economist presso IHS Markit - Gli ultimi due mesi hanno osservato una crescita della produzione e dei nuovi ordini a tassi mai superati da quando l'indagine è iniziata nel 1997, con l'espansione della domanda stimolata dalla riapertura dell'economia data dall'allentamento delle restrizioni anti Covid-19 e dalle previsioni positive per l'anno prossimo".

"Le difficoltà sulla catena di distribuzione stanno però raggiungendo livelli senza precedenti, e stanno causando un accumulo di ordini inevasi presso le fabbriche - ha aggiunto - La conseguenza della maggiore domanda rispetto all'offerta è l'aumento dei prezzi presso i manifatturieri, di conseguenza in incremento al tasso più veloce mai registrato dall’indagine".

Nel suo focus sull'Italia, IHS Markit sottolinea che gli ultimi dati hanno mostrato "nient'altro che una prestazione del settore complessivamente strepitosa". I produttori dei beni di consumo hanno continuato ad arrancare in parte a causa del significativo impatto delle problematiche relative alla fornitura. Crescite quasi record sono state però osservate nel sottosettore dei beni intermedi e in quello dei beni di investimento. "Le aziende del settore sono rimaste convinte che la produzione aumenterà ulteriormente nel corso dell'anno prossimo, e anche se gli ostacoli sulla catena di distribuzione restano un a grande preoccupazione, gli ultimi dati PMI non hanno ancora mostrato segnali di rallentamento nel settore manifatturiero italiano", ha commentato Lewis Cooper, Economist di IHS Markit.
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