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OMS, Briand: "Su immunità sappiamo poco. Mantenere alta la guardia"

Per l'OMS, anche nella stagione delle riaperture, resta centrale il ruolo dei vaccini

Economia, Salute e benessere
OMS, Briand: "Su immunità sappiamo poco. Mantenere alta la guardia"
(Teleborsa) - "Sull'immunità non si sa ancora molto" pertanto "servono misure che ci consentano di riaprire in modo sicuro. Servirà una decisione politica per far tornare la vita alla normalità il più velocemente possibile cercando il giusto equilibrio tra riapertura e sicurezza". È quanto ha affermato Sylvie Briand, direttrice per le malattie infettive dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), a "Studio 24" di RaiNews.

Sul fronte dei vaccini Briand ha ribadito la raccomandazione di "vaccinare come priorità gli anziani e le persone con comorbidità" per scongiurare il rischio di malattia grave. "Protette queste persone, – ha proseguito – ci sono meno casi gravi e non c'è sovraffollamento di ospedali, quindi è più facile gestire la trasmissione del virus. I vaccini sono una opportunità ottima per gestire meglio la crisi. Non è però l'unico strumento, bisogna restare prudenti e continuare a usare mascherine, distanziamento sociale".

Per quanto riguarda le varianti del Covid Briand ha affermato che gli studi effettuati finora non hanno dimostrato "importanti riduzioni di efficacia". Da qui il consiglio di "continuare con i piani di vaccinazione, di non ritardarle, perché – ha sottolineato Briand – la protezione delle persone ad alto rischio è sufficiente su mortalità e morbidità. Attualmente le varianti sono preoccupanti perché più trasmissibili, ma ancora non c'è impatto dimostrato sull'efficacia dei vaccini".

Nessuna indicazione, ad oggi, sulla tipologia di vaccino migliore. "Ci sono molte piattaforme perché si tratta di un vaccino nuovo, ancora siamo in una fase in cui tutti i vaccini hanno licenza per uso d'emergenza, stiamo raccogliendo dati su sicurezza ed efficienza. Da qui a qualche mese, quando un numero sufficiente di persone sarà stato vaccinato, – ha spiegato Briand – potremo valutare davvero l'efficacia sulla popolazione e trarre conclusioni. Vedremo se davvero un vaccino sarà migliore di un altro e potremo fare raccomandazioni su determinate tecnologie. Ora è prematuro".







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