(Teleborsa) - Il presidente di
ANPAL Mimmo Parisi ha dichiarato di non sapere nulla della decisione del ministro del Lavoro
Andrea Orlando di commissariare l'Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro. "Non ne so niente, sono all'oscuro di tutto. Nessuno mi ha avvertito. Non una parola dal ministro Orlando. E mi stupirebbe che avesse agito alle mie spalle: è persona seria e capace, abbiamo un buon rapporto. Se però così fosse, sarebbe una decisione politica grave. Da rispettare, ma grave", ha detto a Repubblica Parisi.
Ieri il ministro Orlando ospite da Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7 ha annunciato interventi sull'Agenzia e in particolar modo proprio sulla sua guida. "Stiamo intervenendo su ANPAL per cambiarla, perché non ha funzionato. Ci sarà un
commissario, quindi è naturale che Parisi non prosegua", ha spiegato.
Parisi ha definito la situazione che si è venuta a creare, "una
manovra politica. Queste voci girano da tempo e sono ancora qui. Questa è l'Italia del pettegolezzo". "C'è una disfunzione nella governance di ANPAL, un cortocircuito tra Regioni, ministero e Agenzia che da tempo segnalo. Ma ho le mani legate – si è difeso – Diciamola tutta: a Parisi non gli hanno fatto toccare palla, questa la verità. Eppure ho fatto tanto. Ho anche assunto i precari".
"Non mi lasciano lavorare – ha aggiunto – Eppure c'è bisogno di accompagnare imprese e lavoratori in modo nuovo, ora più che mai. Ma nessuno mi ha avvertito di niente. E quindi per ora resto, vado avanti con
Industry Academy e i nuovi numeri del
Reddito di cittadinanza. Favolosi, vedrà. Altro che pettegolezzi".