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TIM, Gubitosi: "Sono più ottimista su rete unica. Ora trattative più veloci"

Nella call con gli analisti dopo la pubblicazione dei risultati trimestrali, il CEO si è soffermato sulla strategicità dell'accordo siglato con Dazn

Finanza, Telecomunicazioni
TIM, Gubitosi: "Sono più ottimista su rete unica. Ora trattative più veloci"
(Teleborsa) - Dopo l'uscita di Enel dal capitale di Open Fiber, con la cessione del suo 50% a CDP e Macquaire, Luigi Gubitosi (CEO di TIM) è "più ottimista" sulla creazione di una rete unica in Italia e pensa che il generale "il quadro sia ora migliore". Nella call con gli analisti che ha seguito la pubblicazione dei risultati trimestrali, l'amministratore delegato di TIM si è detto in difficoltà a commentare le affermazioni provenienti dal mondo della politica - spesso in conflitto tra loro - sul progetto delle rete unica. "Io rimarrei sui fatti, dall'ultima volta che ci siamo parlati c’è un punto che si è materializzato", ha detto Gubitosi riferendosi al cambiamento nell'azionariato di Open Fiber. "Enel, e non è un mio giudizio, ha rallentato le nostre trattative - ha aggiunto - Ora le trattative saranno più semplici o forse è meglio dire più veloci: non sarà meno difficile trovare accordo, ma l'interazione con gli altri attori sarà più veloce. Capiremo più rapidamente se sarà possibile raggiungere un accordo o meno. Macquaire è un operatore di mercato che ha come obiettivo fare utili, e tutte le volte che c'è qualcuno che ha queste motivazioni si fa di tutto per raggiungere l'obiettivo".

"Penso che l'obiettivo di questo Paese sia quello di completare una rete in fibra, di andare oltre la connettività e lavorare sul cloud, l'hedge computing e l'intelligenza artificiale - ha continuato Gubitosi - Più discutiamo di qualcosa che doveva già essere completato e meno ci riusciremo a concentrare sugli obiettivi futuri. Penso ci saranno sviluppi in questo senso, visto anche i fondi del recovery, e credo che non appena si completeranno i negoziati con Maquarie, parleremo con i nuovi azionisti di Open Fiber sperando di trovare un accordo per il meglio". Il CEO di TIM ha anche ribadito gli sforzi per sostituire il rame con la fibra: "Per noi una delle cose più importanti è ridurre il più possibile la presenza del rame e la complessità che arriva dal rame: in questo segmento abbiamo una legacy più costosa da mantenere. Il peggio è però rimanere a metà strada: per noi, quando riusciremo a passare alla fibra, ci sarà un enorme beneficio".
La fibra non è però stato l'unico argomento affrontato durante l'incontro con gli analisti. In apertura di call, Gubitosi ha ricordato che è la prima del nuovo mandato e si è detto "entusiasta di lavorare con nuovo CdA, che sono certo creerà valore per la società. I ricavi sono più sostenibili di quanto fossero in passato, abbiamo fatti progressi in attività strategiche in Italia e in Brasile e siamo diventati partner di Dazn per il calcio in streaming".

"Dalla prossima estate il calcio andrà su fibra ed è davvero un passo avanti rispetto al passato. Fino ad ora gli appassionati dovevano avere sia un abbonamento a Sky che a Dazn, ora avranno tutte le 10 partite in un solo abbonamento. Ora via satellite ci sono solo le tre partite meno importanti", ha detto l'AD sulla partnership con l'azienda inglese di video streaming. "TIM ora è un must nel mondo televisivo italiano - ha aggiunto - E potremo offrire i contenuti del calcio sia alla nostra base clienti che a quelli nuovi". A una domanda su partnerhsip con Dazn su altri fronti, oltre al calcio, Gubitosi non si è sbilanciato, sottolineando il fatto che TIM sia già uno "one-stop-shop per lo streaming in Italia" e che "ovviamente cercheremo sempre altre opportunità".

Sui conti del primo trimestre, il CEO e il CFO Giovanni Ronca si sono soffermati su alcuni punti principali: "I ricavi del gruppo sono rimasti stabili su base annua e ora sono più sostenibili, le linee fisse e i servizi sono rimasti stabili, mentre l'ultrabroadband (UBB) ha registrato una crescita considerevole, il tasso di abbandono mobile è stato al livello più basso degli ultimi 14 anni". Con riguardo ai fondi del piano Next Generation EU, "TIM è ben posizionata per i fondi per la digitalizzazione del Paese", ha detto il Gubitosi, che ha anche sottolineato come la società beneficerà del rimbalzo del PIL atteso per l'Italia. "Nel trimestre è continuato il nostro percorso di miglioramento della generazione di cassa e di riduzione del debito - ha evidenziato il CFO Ronca - Abbiamo inoltre osservato un'accelerazione nella riduzione dei costi. In particolare, la solidarietà che ripartirà nel mese di maggio contribuirà a ridurre i costi di 25 milioni in ogni trimestre".
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