(Teleborsa) - Il
decreto Sostegni bis non è più un decreto emergenziale ma "di accompagnamento al rilancio". "Ha una parte che ha ancora molto di solidarietà e di sostegno ma c'e' anche una buona componente di rilancio", ha sottolineato il ministro per l'Innovazione tecnologica e la transizione digitale,
Vittorio Colao, nel corso dell'evento 'L'Italia genera futuro' organizzato dal Corriere della Sera. "Dopo un anno e mezzo di pandemia e sacrifici, ho l'impressione, e anche il Governo ce l'ha, che ci siano energia, voglia di innovare e di ricominciare a vendere in giro per il mondo".
Colao ha anche dichiarato che il prossimo provvedimento dell'esecutivo riguarderà il tema delle
semplificazioni: "siamo impegnati a rendere i processi autorizzati con la
PA più semplici, più rapidi. Lavoreremo molto decisamente per dare
tempi certi nelle risposte, questo non vuol dire, come qualcuno dice, aprire alle cementificazioni o alle autorizzazioni selvagge ma vuol dire dare certezza di un sì o un no in tempi rapidi". "A chi dice che il
silenzio assenso è incivile io dico che è il contrario, è la garanzia dei tempi di risposta, c'è necessità di avere tempi certi di risposta", ha aggiunto.
"Io penso che abbiamo una grande opportunità – ha proseguito Colao – tutti vogliamo semplificare e dare tempi certi al paese e il governo in questo è assolutamente coeso. Dobbiamo accettare che abbiamo costruito nel tempo un sistema estremamente complicato ed estremamente poco interconesso. Pensiamo alla discussione sui
vaccini in
vacanza, il fatto che abbiamo database separati, che se io vado in Liguria da Milano forse lo posso fare, se vado in Romagna forse no. Questi sono residui del passato che tutti dobbiamo contribuire migliorare o eliminare". "Io vedo una grande complessità su tutta l'
architettura informatica, completamente frammentata, separata: dobbiamo cercare di omegeneizzare di più che non vuol dire togliere le autonomie a nessuno, ma pensare a cosa vuole il
cittadino, che vuole che le sue
informazioni sanitarie siano sempre disponibili ovunque lui vada", ha spiegato il ministro.
Infine un appello alle
PMI. "Le imprese italiane nel 2020 hanno fatto molto bene – ha sottolineato – hanno investito, innovato, una
innovazione di emergenza, abbiamo introdotto molto in fretta una innovazione commerciale, tecnologica, di Crm, di vendita. Siamo orgogliosi di questa reazione. Ora vorrei ricordare che c'è l'innovazione fondamentale che è quella strutturale e di
lungo termine. Non dobbiamo perdere l'occasione: è l'innovazione dei brevetti, di sviluppo prodotti, di assunzione di
giovani con
alta qualificazione". "Il mio appello alle imprese italiane, soprattuto alle PMI, è assumete giovani qualificati", ha concluso il ministro Colao.