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Dl Sostegni bis, CIA: "Rimediare credito imposta 4.0. Bene Iva zootecnica e misure agriturismo"

L'appello della Confederazione Italiana Agricoltori: "Esclusione misura su cessione, occasione mancata, penalizza imprese. Parlamento intervenga"

Agroalimentare, Economia
Dl Sostegni bis, CIA: "Rimediare credito imposta 4.0. Bene Iva zootecnica e misure agriturismo"
(Teleborsa) - "Nel Dl Sostegni bis non compare la cessione del credito d'imposta 4.0 per le imprese che investono in innovazione come previsto nel Piano Transizione 4.0. Una soluzione attesa e un'occasione mancata, su cui rimediare con un ordine del giorno in sede parlamentare". È quanto afferma e chiede Cia-Agricoltori Italiani dopo una prima lettura del testo, approvato in Consiglio dei Ministri. Un testo che la Confederazione ritiene comunque importante per l'attenzione al settore agricolo con uno stanziamento di 2 miliardi di euro.



"Ci sarebbe ancora margine di manovra – sottolinea la Cia – per salvare una misura estremamente strategica per l'economia delle aziende, non solo agricole, e necessaria alla ripartenza in chiave innovativa e sostenibile. Nello specifico, potrebbe replicarsi quanto avvenuto con il Dl Sostegni, prima del grave stralcio dal maxiemendamento. Dunque, durante la conversione in legge del Dl Sostegni bis, ci sarebbe ancora la possibilità di dare seguito a una richiesta per la quale, tra l'altro, è ormai evidente il fronte comune tra forze sociali e politiche".

Escludere la cessione del credito d'imposta 4.0, per Cia, significa "voler penalizzare il futuro green delle imprese agricole, andando tra l'altro in controtendenza rispetto all’impegno assunto con l'Europa e agli stessi interventi in favore dell'agricoltura presenti del Dl Sostegni bis".

Soddisfazione è stata, invece, espressa dalla Cia per l'accoglimento, sebbene in alcuni casi solo in parte, di alcune delle istanze avanzate dalla stessa organizzazione negli ultimi mesi. Tra le altre nel testo del Governo figurano la compensazione dell'Iva zootecnica (suini e bovini) innalzata al 9,5%; il riconoscimento degli addetti allo svolgimento dell'attività agrituristica (imprenditore agricolo e familiari) come lavoratori agricoli anche ai fini della valutazione del rapporto di connessione tra attività agricola e agrituristica; e la semplificazione sul tempo di lavoro, necessario all'esercizio, tra i requisiti di connessione tra agriturismo e attività agricola. E ancora, l'esonero contributivo per vino e agriturismo; il sostegno al settore bieticolo-saccarifero; il rafforzamento dello strumento delle garanzie Ismea a favore degli imprenditori agricoli e della pesca. Il "102 in deroga" per le imprese agricole colpite dalle gelate di aprile e che non beneficiavano di assicurazione rischio gelo e brina. "In quest'ultimo caso – precisa Cia – è auspicabile però, un incremento delle risorse. I 105 milioni a valere sul Fondo di solidarietà Nazionale rischiano di essere non efficienti visti i danni ingenti".

"Continueremo a dialogare con le istituzioni in modo costruttivo -ha commentato il presidente nazionale di Cia, Dino Scanavino-. Assicuriamo agli imprenditori agricoli la nostra massima attenzione affinché in fase di conversione, il Parlamento reintroduca la cessione del credito d'imposta 4.0 e il rifinanziamento del Fondo di Solidarietà Nazionale".








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