(Teleborsa) - "Un attacco a gamba tesa". Così ha definito l'intervento di
Confindustria nel dibattito sul
blocco dei licenziamenti il segretario generale di Uil,
Pierpaolo Bombardieri ai microfoni di Rai Radio Uno: "anche molto scorretto nei modi e nei contenuti". "
Draghi ha ascoltato solo Confindustria", ha lamentato il sindacalista, "un recedimento" alle istanze dell'Associazione degli industriali, "non è stata una mediazione", mentre "la proposta di
Orlando era una mediazione dopo che il ministro aveva ascoltato le parti".
"La
Banca d'Italia, non fonti sindacali, dice che le persone sicuramente a rischio sono più di 500mila. I dati che noi abbiamo parlano di una platea di lavoratori di più di due milioni. Il range si piazza tra
500mila e
2 milioni", ha spiegato Bombardieri in merito alle ricadute sul mondo del lavoro dello stop al divieto di licenziare. Dal primo luglio "noi ci aspettiamo una situazione molto complicata e venerdì saremo in piazza, davanti al Parlamento, per farci sentire", ha aggiunto.
Secondo il leader della Uil, "è corretto dare una risposta a questo Paese, ai lavoratori e alle lavoratrici, per non far scoppiare una
bomba sociale. Dobbiamo avere il tempo d'intervenire sugli
ammortizzatori sociali e sulle
politiche attive del lavoro, con la formazione e la riqualificazione, e non lasciare nessuno indietro".