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Giosy Romano (CISE): con Draghi riforma Codice Appalti può diventare realtà

Certi che questa volta si fa sul serio

Economia
Giosy Romano (CISE): con Draghi riforma Codice Appalti può diventare realtà
(Teleborsa) - "Per il Codice degli appalti ci saranno cambiamenti, saranno importanti e profondi come li ha sollecitati la Commissione Europea". Lo ha detto Giosy Romano, Presidente del CISE (Confederazione italiana per lo sviluppo economico )al Meeting organizzato il 26 maggio a Roma tra autorità istituzionali e di bacino e 25 eccellenze imprenditoriali italiane, sottolineando che "il Presidente Draghi sta lavorando per ridare all’Italia, ai suoi imprenditori e al mondo del lavoro, quell’orizzonte di crescita atteso da decenni e prostrato dalla pandemia".




"Abbiamo avanzato proposte concrete per la formulazione di alcune norme del Decreto Semplificazioni e speriamo di vederle recepite nel testo definitivo", ha detto il Presidente Romano rispondendo alle domande sullo scenario economico post Covid nel rivendicare il ruolo degli organismi intermedi e delle Associazioni per lo sviluppo territoriale. "La velocizzazione delle procedure per lo sblocco dei Fondi Europei , in attesa dell’arrivo di quelli del Recovery Fund, sono determinanti per il successo del PNRR, (Piano nazionale di Ripresa e Resilienza) difficile da pronunciare ma determinante per il futuro dei nostri figli", ha chiarito dicendosi fiducioso "nel definitivo colpo di acceleratore sulle Zone economiche speciali , affinché ottengano il requisito della pubblica utilità".

Tornando al Codice degli appalti, argomento più volte sotto i riflettori del Meeting, Romano si è detto convinto che il superamento della attuale normativa sia possibile anche se sono cominciati i distinguo nella maggioranza di governo e i sindacati siano sul piede di guerra.

"Il Cise ha una visione chiara di quella che dovrà essere la nuova struttura del Codice degli appalti, che l’Anac non ha esitato a definire strategica. Da un anno stiamo proponendo la creazione di una “white list” delle imprese virtuose e pulite che potranno essere chiamate a partecipare alle gare di appalto , fornendo garanzie. La regolarità nel pagamento di tasse e contributi INAIL e un vaglio accurato da parte delle prefetture, forniranno i requisiti per entrare in questa lista. E' poi necessaria l’istituzione della figura di un delegato alle procedure di appalto che faccia da filtro contro i ricorsi temerari e ingiustificati da parte di chi ha perso un appalto pubblico".

"Siamo certi che questa volta si fa sul serio e che la riforma del Codice degli appalti sarà il miglior volano per la ripresa del Paese", ha concluso Romano al termine dei lavori sottolineando come "il Governo Draghi resta la nostra miglior garanzia".
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