(Teleborsa) - Ottima performance per
Banca MPS, che scambia in
rialzo del 6,25%, portandosi a 1,276. L'istituto di Rocca Salimbeni è sempre al centro delle prospettive di consolidamento del settore bancario italiano, con il
progetto "spezzatino" che prende sempre più quota. UniCredit, scrive oggi Il Sole 24 Ore, potrebbe muoversi su Banco BPM e MPS, salvo poi spartire l'onere di Siena con altri soggetti, tra i quali il Mediocredito Centrale e potenzialmente e BPER.
L'intervento di più istituti per l'uscita del Tesoro dalla banca senese avrebbe senso anche in un'ottica antitrust. Al
Nord-Est, dove controlla l'ex rete Antonveneta, la banca guidata dal neo-CEO Andrea Orcel potrebbe aver bisogno di un supporto esterno. Se al
Sud sembra scontato l'intervento del Mediocredito Centrale (istituto pubblico che controlla Banca Popolare di Bari e Cassa di Risparmio di Orvieto), resta da capire cosa avverrebbe al
quartiere generale di Siena. Se andasse a UniCredit, scrive Il Sole, potrebbe essere assimilato a una direzione regionale e quindi dovrebbe essere oggetto di un intervento di supporto governativo in termini di esuberi.
Intanto, modesto recupero sui valori precedenti per
Unicredit, che passa di mano in progresso dello 0,44%. Seduta in ribasso per
BPER, che mostra un decremento dell'1,37%, così come per
Banco BPM, che tratta in ribasso dello 0,65% e per
Banca Popolare di Sondrio, con una flessione dell'1,75%.