(Teleborsa) - La ripresa c'è, ma sul futuro dell'economia pesa il prezzo delle materie prime, che mette a rischio la
competitività delle imprese reatine. A lanciare
l'allarme rosso è il numero uno di Unindustria Rieti,
Alessandro Di Venanzio.
"E' un dato di fatto - dice a
Il Messaggero - che siamo in presenza di una forte ripresa industriale. Si parla di
cifre a due zeri, ma mentre nello stesso periodo del 2020 abbiamo vissuto il problema delle chiusure per il
Covid, ora sembra aumentare la problematica dovuta alla mancanza di materie prime".
"Aumenti che ricadono su tutti i settori economici e in una fase in cui ancora non si è usciti del tutto dalla pandemia. "Da dicembre si è iniziato a parlare di quello che oggi è diventato un vero problema - continua. - Le materie prime servono a tutti i comparti industriali e non solo. Stiamo riscontrando aumenti eccessivi e, come se non bastasse, siamo di fronte a una mancanza di materia prima frutto forse di un eccessivo consumo da parte di Paesi predominanti. Ne risente il
settore industriale, ma anche quello edilizio. Infatti tutti i settori non possono oggi garantire preventivi elaborati a tempo e non hanno date certe per l'arrivo delle stesse
materie prime".
Quindi, lancia un appello alle autorità competenti: "Suggeriamo di monitorare la problematica e di evitare, come accaduto in altri casi, vere e proprie
speculazioni che potrebbero portare le
nostre aziende fuori mercato".