(Teleborsa) -
Si muove con cautela la seduta finanziaria odierna delle borse europee, così come a Piazza Affari. Sui mercati c'è attesa per i dati sulla disoccupazione americana con gli analisti che puntano sulla creazione di 750mila posti. Il rapporto mensile sul mercato del lavoro americano potrebbe alimentare il dibattito sull'evoluzione della politica monetaria della Federal Reserve.
Sul mercato valutario, l'
Euro / Dollaro USA continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,19%. Seduta in lieve rialzo per l'
oro, che avanza a 1.782,7 dollari l'oncia. Prevale la cautela sul mercato petrolifero, con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che continua la seduta con un leggero calo dello 0,32%.
Piccolo passo verso l'alto dello
spread, che raggiunge quota +106 punti base, mostrando un aumento di 2 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari allo 0,79%.
Tra i mercati del Vecchio Continente bilancio positivo per
Francoforte, che vanta un progresso dello 0,27%, ferma
Londra, che segna un quasi nulla di fatto, e trascurata
Parigi, che resta incollata sui livelli della vigilia. Sosta sulla parità la Borsa di Milano, con il
FTSE MIB che si attesta a 25.271 punti; sulla stessa linea, giornata senza infamia e senza lode per il
FTSE Italia All-Share, che rimane a 27.720 punti.
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo
Telecom Italia (+1,64%),
Amplifon (+1,62%),
STMicroelectronics (+0,91%) e
Prysmian (+0,79%).
I più forti ribassi, invece, si verificano su
Buzzi Unicem, che continua la seduta con -1,13%.
Contrazione moderata per
Unicredit, che soffre un calo dello 0,94%.
Sottotono
Banco BPM che mostra una limatura dello 0,76%.
Deludente
Moncler, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia.
Tra i
migliori titoli del FTSE MidCap,
Piaggio (+2,44%),
Esprinet (+1,96%),
Mediaset (+1,90%) e
Alerion Clean Power (+1,33%).
Le peggiori performance, invece, si registrano su
Saras, che ottiene -2,25%.
Sotto pressione
FILA, con un forte ribasso dell'1,28%.
Soffre la
Doria, che evidenzia una perdita dell'1,23%.
Preda dei venditori
Credem, con un decremento dell'1,17%.