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Whirlpool nelle sabbie mobili: Sindacati in pressing, Governo accelera

MiSE convoca tavolo martedì 6 luglio

Economia
Whirlpool nelle sabbie mobili: Sindacati in pressing, Governo accelera
(Teleborsa) - Il dossier Whirlpool è una partita di poker sempre più complicata tra carte scoperte, da scoprire e possibili "bluff". E' notizia di pochi minuti fa che il Ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha convocato il tavolo sulla vertenza per martedì 6 luglio. E' quanto si apprende da fonti sindacali. Alla riunione, che si svolgerà alle 15, parteciperanno i rappresentanti dell'azienda, dei sindacati, di Invitalia, delle Regioni Campania, Marche, Lombardia e Toscana e del ministero del Lavoro.



Al Governo serve più tempo per uscire dalle sabbie mobili mettendo a punto un piano alternativo per la reindustrializzazione del sito di Napoli, le parti sociali puntano a scongiurare la procedura di licenziamento, prima però bisogna convincere la multinazionale americana ad accettare la Cig.

E pensare che poco meno di tre anni fa, per la precisione il 30 ottobre 2018 l'allora Ministro dello Sviluppo Economico Di Maio annunciava: "Ce l’abbiamo fatta: accordo raggiunto con Whirlpool. Non licenzierà nessuno e anzi riporterà in Italia parte della sua produzione che aveva spostato in Polonia. Nessuno perderà il posto di lavoro".
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Da allora, però, il quadro è decisamente cambiato, in peggio, con l'azienda (che lo scorso anno ha fatturato a livello globale 19,5 miliardi di dollari con un margine operativo salito in un anno dal 6,3% al 9,1%) che in più occasioni ha ribadito (e attuato) la volontà netta di stoppare il sito di Napoli, pur confermando l'impegno in Italia.

Continua intanto il pressing dei Sindacati. "Ad oggi nessuna comunicazione ci è giunta da parte di Whirlpool sull'utilizzo delle 13 settimane di Cig possibili grazie all'estenuante trattativa di Cgil, Cisl e Uil e il Governo, un "avviso comune" che riconosce alle aziende in crisi un ulteriore periodo coperto con ammortizzatori sociali e avere ulteriore tempo per cercare soluzioni alternative a licenziamenti annunciati", dice il segretario nazionale Fim Cisl Massimiliano Nobis.


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