Facebook Pixel
Milano 19-apr
33.922,16 +0,12%
Nasdaq 19-apr
17.037,65 -2,05%
Dow Jones 19-apr
37.986,4 +0,56%
Londra 19-apr
7.895,85 +0,24%
Francoforte 19-apr
17.737,36 -0,56%

Giustizia, accordo in Consiglio dei Ministri sulla riforma della ministra Cartabia

Approvati gli emendamenti governativi al disegno di legge di delega al Governo su efficienza e celerità dei procedimenti.

Economia
Giustizia, accordo in Consiglio dei Ministri sulla riforma della ministra Cartabia
(Teleborsa) - Il Consiglio dei Ministri nella serata di ieri ha approvato all’unanimità gli emendamenti governativi al disegno di legge con cui delega al Governo gli interventi per l’efficienza del processo penale e quelli relativi alle disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari pendenti presso le corti d’appello proposti dal ministro della Giustizia, Marta Cartabia. La novità è l'inserimento dei reati contro la PA, come la corruzione e la concussione, tra quelli con tempi processuali allungati come voluto dal M5S e a cui si è giunti ad un accordo in una riunione che ha preceduto il CdM.

Il presidente Mario Draghi ha chiesto quindi alle forze politiche rappresentate nel Consiglio dei Ministri il sostegno convinto al testo della riforma del processo penale non ricevendo alcuna obiezione. La proposta del ministro Cartabia sulla giustizia è così passata non con un voto formale sulla proposta ma con il sostegno unanime al testo. "Lo sforzo della riforma è stato dare un'immagine del processo penale in cui tutti potessero riconoscersi", ha dichiarato Cartabia secondo quanto ha riportato Ansa.


Tra le misure contenute all'interno della riforma c'è la conferma l'attuale disciplina sulla prescrizione – che prevede lo stop alla prescrizione dopo la sentenza di primo grado (sia in caso di condanna sia in caso di assoluzione) – ma si stabilisce una durata massima di due anni per i processi d'appello e di un anno per quelli di Cassazione. È prevista però la possibilità di una ulteriore proroga di un anno in appello e di sei mesi in Cassazione per processi complessi relativi a reati gravi (per esempio associazione a delinquere semplice, di tipo mafioso, traffico di stupefacenti, violenza sessuale, corruzione, concussione). Decorsi tali termini, interviene l'improcedibilità. Sono stati esclusi i reati imprescrittibili, cioè quelli puniti con l'ergastolo.

È stato delegato al governo invece l'onere di rendere più efficiente e spedita la giustizia penale attraverso la digitalizzazione e le tecnologie informatiche. Si prevede tra l'altro che il deposito degli atti e le notifiche possano essere effettuate per via telematica, con notevole risparmio di tempo. Delega al Governo anche per estendere la procedibilità a querela a specifici reati contro la persona e contro il patrimonio con pena non superiore nel minimo a due anni, salva la procedibilità d'ufficio, se la vittima è incapace per età o infermità.
Condividi
```