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Covid, monito del Ministero degli Esteri: ogni viaggio comporta rischio sanitario

Nel frattempo il governo valuta l'obbligatorietà del green pass per i viaggi a lunga percorrenza. EMA: troppo presto per confermare la terza dose.

Economia, Salute e benessere
Covid, monito del Ministero degli Esteri: ogni viaggio comporta rischio sanitario
(Teleborsa) - Il Ministero degli Esteri ha invitato tutti coloro che intendano recarsi all’estero – indipendentemente dalla destinazione e dalle motivazioni del viaggio – a considerare che qualsiasi spostamento, in questo periodo, può comportare un rischio di carattere sanitario. "In particolare – si legge nel comunicato –, nel caso in cui sia necessario sottoporsi a test molecolare o antigenico per l’ingresso in Italia o per il rientro nel nostro Paese da una destinazione estera, si rammenta che i viaggiatori devono prendere in considerazione la possibilità che il test dia un risultato positivo".

In questo caso, infatti, non è possibile viaggiare con mezzi commerciali e si è soggetti alle procedure di quarantena e contenimento previste dal Paese in cui ci si trova. Tali procedure interessano, con alcune possibili differenze dovute alle diverse normative locali, anche i cosiddetti “contatti” con il soggetto positivo, che sono ugualmente sottoposti a quarantena/isolamento dalle autorità locali del Paese in cui ci si trova e che, a tutela della salute pubblica, potranno far rientro in Italia al termine del periodo di isolamento previsto. "Si raccomanda, pertanto, di pianificare con massima attenzione ogni aspetto del viaggio, contemplando anche la possibilità di dover trascorrere un periodo aggiuntivo all’estero, nonché di dotarsi di un’assicurazione sanitaria che copra anche i rischi connessi a COVID-19", conclude la note del Ministero.

Nel frattempo il Governo sta valutando la possibilità di estendere l'obbligatorietà del green pass per l'accesso ai mezzi di trasporto a lunga percorrenza. L'ipotesi, secondo quanto ha riportato Ansa citando fonti all'interno dell'esecutivo, sarà valutata in occasione della cabina di regia lunedì o martedì. Tra gli altri provvedimenti al vaglio di Palazzo Chigi, c'è anche quello di riservare – almeno per alcune attività – l'utilizzo del green pass solo dopo aver fatto la seconda dose di vaccino, in linea con quanto stabilito dall'Ue. Un utilizzo diffuso del pass eviterebbe il ricorso a misure più restrittive. Su questo fronte, avanza l'ipotesi di un maggior peso dell'Rt ospedaliero sui profili di rischio da assegnare alle regioni.

I provvedimenti che scaturiranno dal confronto su questi temi confluiranno nel 'decreto emergenza' del Governo previsto entro fine luglio, dove dovrebbe essere prevista anche la proroga dello stato di emergenza, che al momento termina il 31 luglio. Due sono le ipotesi, al momento, della sua prossima scadenza: fine ottobre oppure fine dicembre.

Capitolo vaccini. Nel frattempo, l'Agenzia europea del Farmaco ha fatto sapere che è prematuro confermare se e quando sarà necessaria una dose di richiamo contro il Covid-19. "Non ci sono ancora sufficienti dati dalle campagne di vaccinazione e dagli studi in corso per capire quanto durerà la protezione del vaccino", ha dichiarato il responsabile della strategia sui vaccini dell'EMA, Marco Cavaleri, durante una conferenza stampa. L'EMA attende "aggiornamenti anche considerando la diffusione di varianti", ha aggiunto. La stessa Agenzia ha fatto sapere che sta valutando la richiesta di estendere l'uso del vaccino sviluppato da Moderna ai giovani di età compresa tra i 12 e i 17 anni. Una decisione è attesa entro la fine della prossima settimana.
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