(Teleborsa) -
GPI, società quotata sul mercato MTA e attiva nel campo dei sistemi informativi e servizi per la sanità ha registrato
ricavi consolidati par a circa 150 milioni di euro nel primo semestre del 2021, in crescita del 28% rispetto ai 117,2 milioni di euro nei primi sei mesi del 2020. L'
EBITDA consolidato supera i 14 milioni di euro, in aumento del 33% rispetto ai 10,5 milioni di euro dello stesso periodo dell'anno scorso.
Il gruppo ha inoltre comunicato che nel primo semestre 2021 si è aggiudicato
36 nuove commesse per un importo di competenza superiore a 79 milioni di euro, distribuito su un periodo medio ponderato di 45 mesi; si tratta del frutto di gare bandite nei mesi precedenti e vinte nel primo semestre 2021. Allo stesso tempo, nel corso della prima metà del 2021, GPI ha
partecipato a ulteriori 76 gare, per un valore complessivo di base d'asta pari a 224 milioni di euro.
Per quanto riguarda i
mercati esteri, GPI segnala che guadagna contratti soprattutto nel mercato Automation in Europa (Austria, Svizzera, Ungheria), Medio Oriente e Cina. Per quanto concerne il software, entrano nuovi contratti per il Blood Management in Francia e negli USA, come effetto delle recenti acquisizioni.