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Mobilità sostenibile, Tomasi (ASPI): sfida presente per costruire futuro

Economia, Trasporti
Mobilità sostenibile, Tomasi (ASPI): sfida presente per costruire futuro
(Teleborsa) - "La mobilità deve essere sostenibile, non possiamo pensare di usare il modello di oggi per la mobilità del futuro e soprattutto dobbiamo essere consapevoli che abbiamo pochi anni per essere all'altezza della sfida". Così l’Amministratore Delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi, intervenendo alla cerimonia di inaugurazione della terza corsia nel tratto della A1 tra Firenze sud e Incisa.

Noi - prosegue - dobbiamo anzitutto saper preservare il sistema delle infrastrutture, in quest'ottica il nostro mandato è pianificare le infrastrutture che stanno finendo la loro vita utile, dandogli ulteriori cinquant'anni di vita, step questo che non può prescindere da una puntuale capacità di visione".

La terza sfida "si chiama digitalizzazione sulla quale stiamo investendo molto. Il quarto pilastro è FreeToX, il "cashback" di Autostrade: al via in via sperimentale ad agosto e dal 15 settembre per gli utenti che scaricheranno l'app e potranno ricevere un recupero del proprio pedaggio in funzione del ritardo che hanno subito".


"Quando si parla di mobilità - incalza Tomasi -dobbiamo imparare a ragionare non solo di mobilità all'interno del sistema autostradale ma anche all'interno delle città. Numeri alla mano, "la mobilità su ferro oggi è il 6% della mobilità totale nazionale. Con i piani di sviluppo che abbiamo quel 6% può diventare al massimo 11%, ma non si può andare oltre, ciò significa che tutto il resto della mobilità rimarrà su gomma. E questo è un dato".


Per tutti, l'Autosole è l'opera del "sistema Paese", completata a tempo record è diventata il simbolo dell'Italia del boom economico del Dopoguerra. Di cosa ha bisogno questa Infrastruttura, così come buona parte della nostra rete, per poter essere mantenuta in esercizio ancora a lungo e cosa prevede la normativa in questo senso?

"Oggi - dice Tomasi a Teleborsa - c'è un quadro normativo su ponti e viadotti uscito ad aprile 2020 che prevede una serie di verifiche su tutte le opere della rete. Qualche numero: noi abbiamo 2000 tra ponti e viadotti, opere di grande complessità sia per estensione che per impatto. Abbiamo completato più del 50% delle verifiche sulla nostra rete e ovviamente la previsione di ammodernamento prevede di riadeguare l'opera rispetto ai nuovi canoni normativi delle NTC (Norme Tecniche per le Costruzioni, ndr) del 2018.
Va da sè che si tratta di un lavoro immane, il 50% delle opere ha più di 50 anni, ha quindi un quadro normativo che deve essere rivisto. Quello che chiediamo è la definizione degli interventi, cosa succede cioè dal momento in cui faccio la verifica al momento in cui pianifico l'intervento e quali sono le eventuali limitazioni.
Le verifiche - ribadisce Tomasi - sono sempre eseguite con grandissima attenzione, bisogna, però normare il perimetro transitorio, per il numero di opere che sono impattate questo è fondamentale, non possiamo pensare di ammodernare il nostro sistema infrastrutturale che - sottolinea Tomasi - è stato costruito in una condizione di sviluppo ma non di traffico, elemento questo che la differenza nella complessità. Ancora numeri: 14 miliardi e mezzi di investimenti, tra potenziamenti e ammodernamenti, e - conclude - stiamo verificando possibili incrementi, la maggior parte dei quali è prevista nei prossimi 10 anni: ciò significa che noi dobbiamo prevedere 4 volte tanto gli investimenti fatti nel passato".


Presente alla cerimonia, Francesco Casini, Sindaco di Bagno a Ripoli: "siamo particolarmente felici e orgogliosi di aver raggiunto questo traguardo, inaugurando il primo lotto dei lavori, ha detto, sottolineando che il Comune di Bagno a Ripoli è stato fin dalla prima ora parte attiva per arrivare al potenziamento della rete del quale beneficeranno coloro che transitano, fondamentale anche per la crescita sostenibile del Paese in un contesto di rispetto dell'ambiente e del paesaggio, esempio della peculiarità tutta italiana di progettare e realizzare grandi opere con lo sguardo rivolto al futuro".


Per Alessia Bettini, Vice Sindaco Comune di Firenze: "Ogni volta che "chiudiamo" un cantiere è un giorno bello perchè miglioriamo la qualità della vita delle persone e la sicurezza, sempre in un'ottica di sostenibilità creando cioè sviluppo per il territorio, con l'ambizione e l'orgoglio di lasciare alle future generazioni che ci guardano qualcosa di bello e sostenibile".


"Servono norme rapide, una burocrazia che non rappresenti per le imprese un freno, ma anzi una spinta. Deve essere questo l' impegno della politica. Un primo forte segnale è arrivato proprio nelle scorse ore con l'approvazione del Decreto semplificazioni per i cantieri che può segnare il cambio di passo", sottolinea Massimo Mallegni, membro dell'8ª Commissione Lavori pubblici.
"Abbiamo di fronte una sfida, che porta con sè tante opportunità e dobbiamo affrontarla tutti insieme, altrimenti siamo destinati a restare su questa strada di lungaggini che però non ci porterà lontano".

Dario Nardella, Sindaco di Firenze, ha espresso la sua soddisfazione in un videomessaggio nel quale ha parlato di "ottima notizia" che avrà impatti significativi e positivi sulla viabilità non solo regionale ma del Paese.

"L'ammodernamento di questo tratto dell'Autostrada del Sole è un passaggio fondamentale perchè da sempre le infrastrutture segnano il percorso di progresso delle comunità", ha detto Eugenio Giani, Presidente Regione Toscana sottolineando come l'A1 è riconosciuta come il simbolo del boom economico degli anni 60, In questo senso, l'inaugurazione di oggi è l'espressione di un'Italia più moderna ed efficiente, mai come in questo momento storico, infatti, a emergenza ancora in corso, sentiamo il bisogno di ripresa, resilienza, ammodernamento, infrastrutturale e tecnologico che diventa un'occasione simbolo dove lo spirito di squadra diventa l'elemento dal quale può arrivare la spinta di cui il Paese ha bisogno".

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