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Crolla il mercato dell'auto a luglio

UNRAE: Rinnovo incentivi inadeguato alla transizione ecologica, a settembre rischio nuovo stop alla rottamazione delle auto inquinanti

Economia
Crolla il mercato dell'auto a luglio
(Teleborsa) - A luglio 2021 sono state immatricolate 110.292 autovetture a fronte di 136.768 immatricolazioni nello stesso mese dell’anno precedente, con una diminuzione di più del 19%. Lo comunica il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili spiegando che i trasferimenti di proprietà sono stati invece 313.150 a fronte di 273.622 passaggi registrati a luglio 2020, con un aumento di più del 14%.

Il volume globale delle vendite mensili, pari a 423.442, ha interessato per il 26,05% vetture nuove e per il 73,95% vetture usate.

Le immatricolazioni rappresentano le risultanze dell’Archivio Nazionale dei Veicoli al 31.07.2021, mentre i dati relativi ai trasferimenti di proprietà si riferiscono alle certificazioni rilasciate dagli Uffici della Motorizzazione nel mese di luglio 2021.



La cattiva notizia dell’ulteriore crollo del mercato è accompagnata dall’approvazione in Parlamento del rifinanziamento degli incentivi per la rottamazione. L’UNRAE, che ha promosso e sollecitato la proroga degli incentivi, anche alla luce dei dati di luglio sottolinea però la scarsezza delle risorse assegnate, assolutamente insufficienti per gestire in modo adeguato la transizione verso la decarbonizzazione.

Il rinnovo degli incentivi era un provvedimento atteso, ma l’entità delle risorse risulta chiaramente inadeguata per sostenere, almeno fino a fine anno, la sostituzione del maggior numero possibile di auto inquinanti con vetture Euro 6 - afferma il Presidente dell’UNRAE Michele Crisci -. E’ quello che ripetutamente abbiamo chiesto come UNRAE e che è stato recepito da molti parlamentari di tutti gli schieramenti. Il provvedimento approvato, per come è formulato, fa invece prevedere un rapido esaurimento dei fondi e, dunque, il rischio concreto che già a settembre ci sarà un nuovo stop del mercato”.

Per il Centro Studi Promotor (CSP) gli incentivi proposti dal Parlamento e approvati dal Governo "hanno contenuto l’effetto negativo sulle vendite di autovetture, ma resta dunque un forte divario tra il recupero dell’economia in generale, che procede in maniera accelerata, e quello del settore dell’auto, che è ancora in gravissime difficoltà nonostante gli incentivi". Secondo il CSP, per il settore dell’auto, impegnato nella difficile transizione verso l’auto elettrica, occorre una politica di lungo respiro basata sull’introduzione di incentivi permanenti con interventi a rotazione articolati in incentivi semestrali per le diverse categorie di autovetture.

(Foto: ElisaRiva / Pixabay)
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