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Green pass: obbligo per personale scolastico, studenti universitari e trasporti a lunga percorrenza

Via libera in CdM: cosa cambia da settembre. Niente stipendio ai prof senza certificato dopo 5 giorni d'assenza

Economia, Salute e benessere, Trasporti
Green pass: obbligo per personale scolastico, studenti universitari e trasporti a lunga percorrenza
(Teleborsa) - Alla vigilia dall’entrata in vigore (domani venerdì 6 agosto) dell’obbligo del green pass per andare al ristorante, al cinema o a teatro, dopo una giornata di fuoco iniziata con la cabina di regia, terminata con il Consiglio dei Ministri, il Governo vara il nuovo decreto che di fatto amplia la platea delle attività e dei servizi in cui bisognerà esibire il certificato verde.

Da settembre green pass obbligatorio per il personale scolastico (docenti e personale tecnico-amministrativo), incluso quello dell’università. Al termine di una lunga discussione il CdM ha deciso di estendere l’obbligo di green pass anche agli studenti universitari, mentre continua a essere fortemente raccomandata la vaccinazione nella fascia 12-19 anni. Tutto il personale della scuola e dell'università dovrà avere il Green pass per "garantire la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza" durante le lezioni in presenza. E' quanto stabilisce il decreto, spiegando che "il mancato rispetto delle disposizioni è considerato assenza ingiustificata e, dal quinto giorno di assenza", il rapporto di lavoro viene sospeso, come anche lo stipendio.

Dal primo settembre green pass obbligatorio anche per salire a bordo dei mezzi di trasporto (treni, aerei, navi) a lunga percorrenza, con l'aumento della capienza dal 50% all'80%.


Stavolta, in conferenza stampa, non c'è il Presidente del Consiglio Mario Draghi che lascia la parola al Ministro della Salute, Roberto Speranza, al Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi e al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Enrico Giovannini, interessati dai provvedimenti contenuti nel nuovo decreto, reso necessario per arginare la corsa del virus, in scia alla variante Delta.

Nell'anno 2021-22 per "assicurare il valore della scuola come comunità e tutelare la sfera sociale e psico-affettiva" degli studenti, tutte le lezioni si svolgono in presenza. Questo uno dei passaggi del nuovo dl Green pass. Il testo, di 10 articoli, parte dalla scuola e stabilisce l'obbligo di mascherina (tranne sotto i 6 anni). Regioni e Comuni potranno chiudere istituti e fare lezioni in Dad solo come "deroga" per "specifiche aree del territorio o singoli istituti", "esclusivamente in zona rossa o arancione" o per casi "eccezionali" di focolai o rischio "particolarmente elevato".


Intesa anche sul Green Pass per i trasporti su lunga percorrenza. La misura entrerà in vigore il 1° settembre: il certificato verde sarà obbligatorio per aerei, treni a lunga percorrenza e navi. Ma anche sui traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale, ad esclusione di quelli impiegati per i collegamenti nello Stretto di Messina. Il green pass non sarà obbligatorio per bus e metropolitane del trasporto pubblico locale e per i treni regionali, anche per le difficoltà legate ai controlli.

Da domani, dunque, green pass obbligatorio per entrare nei ristoranti al chiuso e consumare al tavolo anche nei bar.

Green pass, dove va esibito? - L'articolo 9 bis al decreto di luglio prevede l'impiego della certificazione verde anche per spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportive; musei e altri istituti e luoghi di cultura; piscine, palestre, centri benessere - compresi quelli collocati all'interno di strutture ricettive - al chiuso; sagre, fiere, convegni e congressi; centri termali, parchi tematici e di divertimento; centri culturali, sociali e ricreativi limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l'infanzia, compresi i centri estivi e le relative attività di ristorazione; sale gioco, scommesse, bingo e casinò; concorsi pubblici. Niente obbligo di green pass per chiese e oratori.

L'obbligo di avere il green pass non si applica a tutti coloro che hanno meno di 12 anni - per i quali non è autorizzata la vaccinazione - e, dice il decreto, "ai soggetti esenti sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti con circolare del ministero della Salute".

Intanto, tamponi rapidi in farmacia ad 8 euro per i ragazzi tra i 12 e i 18 anni e 15 euro per tutti gli altri italiani. E' quanto stabilisce il protocollo d'intesa predisposto dal Commissario per l'emergenza Figliuolo con il Ministro della salute Speranza e i Presidenti di Federfarma, Assofarm e Farmacie Unite.




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