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Infrastrutture, Giovannini: partita si gioca con Regioni

Economia, Trasporti
Infrastrutture, Giovannini: partita si gioca con Regioni
(Teleborsa) - Il Ministero delle Infrastrutture deve gestire "circa 62 miliardi" del Pnrr e del fondo complementare e di questi "alle strade delle aree interne vanno 300 milioni". Il resto, cioè 61,7 miliardi, "sono su ferrovie: treni regionali; elettrificazione, soprattutto nel Sud; Alta Velocità, in particolare la Salerno-Reggio Calabria e la Napoli-Bari; piste ciclabili". E' quanto ha sottolineato ieri il Ministro Enrico Giovannini, inaugurando Festambiente.



La partita degli investimenti sostenibili oggi si gioca "in gran parte sulle regioni", ha proseguito invitando a "non arrivare sempre in ritardo. Abbiamo proposto di usare gli usare gli stessi criteri del PNRR per decidere gli altri fondi", ha detto. "Uno su tutti il cosiddetto principio Do no significant harm, cioè di non danneggiare significativamente l'ambiente su cui la Commissione europea ha già fatto un'analisi ai raggi X", ha continuato. Secondo noi anche i fondi regionali devono seguire lo stesso principio", ha detto ancora il ministro. "Una grande battaglia da fare adesso, tutti insieme, è di far sì che non ci siano decisioni che compensino l'obbligo europeo di non danneggiare l'ambiente", ha proseguito, auspicando sinergie e complementarità.

Giovannini ha ricordato che nel PNRR è stato previsto l'utilizzo dell'idrogeno per i treni nel Mezzogiorno laddove non è prevista l'elettrificazione. Sollecitato sul tema dell'idrogeno, Giovannini ha detto di sperare "che tra qualche settimana di poter assumere un pò di ricercatori e tecnologi all'interno del ministero per darci una serie di risposte, perchè siamo naturalmente di fronte a una quantità di proposte che vengono dal settore privato, che per il depauperamento delle risorse umane del ministero ma anche per il rinnovamento tecnologico, sono difficili da valutare".

Rispetto alla transizione ecologica, "in Italia ci sono ancora resistenze, principalmente da "uomini cinquantenni", che sono "tipicamente quelli che hanno posizioni di potere". Quanto alla "mobilità dolce" non è più un "divertissement" e in autunno verrà adottato un Piano della ciclabilità.
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