(Teleborsa) -
Torna a crescere a giugno il fatturato dell'industria dopo in leggero rallentamento. A giugno, il fatturato al netto dei fattori stagionali segna un
aumento del 3,1% rispetto al mese precedente.
Una crescita risultante dal
buon andamento delle vendite entrambi i mercati (+4,7% quello estero e +2,1% quello interno), ma soprattutto dalla particolare vivacità delle vendite sui mercati internazionali: il fatturato industriale destagionalizzato relativo alla
componente estera ha segnato un
massimo storico, salendo ai livelli più elevati dall’inizio della serie storica (gennaio 2000).
Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a giugno gli indici destagionalizzati del fatturato segnano aumenti congiunturali per tutti i principali settori:
l’energia (+6%), i b
eni intermedi (+5%), i beni di consumo (+2,6%), i beni strumentali (+0,3%).
Nel secondo trimestre il fatturato evidenzia u
n incremento del 5,2% rispetto ai tre mesi precedenti (+5,5% sul mercato interno e +4,8% su quello estero).
Al netto degli effetti di calendario, il fatturato totale
cresce in termini tendenziali del 28,4% (+30,2% sul mercato estero e +27,5% sul mercato interno). Marcati aumenti per tutti i raggruppamenti principali di industrie rispetto ai livelli più bassi raggiunti a fine lockdown nel 2020: +54,3% l’energia, +35,4% i beni intermedi, +31,0% i beni strumentali e +14,1% i beni di consumo (+26,4 i beni non durevoli e +11,6 quelli durevoli).
Con riferimento al comparto
manufatturiero, si evidenziano aumenti tendenziali per tutti i settori di attività economica, ad eccezione dell’industria farmaceutica con una variazione pressoché nulla (-0,1%).