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Mps, esclusiva verso la proroga. A Cernobbio torna ipotesi terzo polo

Attesa per l'audizione di Adrea Orcel alla Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario

Finanza
Mps, esclusiva verso la proroga. A Cernobbio torna ipotesi terzo polo
(Teleborsa) - Mentre l'esclusiva concessa ad Unicredit per MPS sta scadendo, molte ipotesi si profilano ancora all'orizzonte, in una situazione che appare molto fluida con poche certezze per la cessione dell'Istituto senese.



Da Cernobbio, un nuovo appello arriva dalla Lega a non svendere la banca, un "marchio storico" con una lunga tradizione. Il leader del Carroccio Matteo Salvini definisce la vicenda Montepaschi "un grosso problema" e chiede "tempo" per definire il futuro della banca e dei suoi 7.000 dipendenti che rischiano il posto.

Salvini chiede di non "svendere" l'Istituto e di mettere "altri miliardi di denaro pubblico" in una banca "che torna faticosamente a produrre utili". L'alternativa a Unicredit esiste - afferma - e consiste nel "diventare una grande banca del territorio unendosi con altre banche del territorio", per "dar vita al terzo polo bancario che si riferisca sostanzialmente alle piccole e medie imprese". E lapidario il leader della Lega afferma che "quella con Unicredit non sarebbe una fusione, sarebbe la cancellazione di un marchio storico".

Per il segretario del Pd Enrico Letta, invece, la vicenda " sta trovando grazie a questo governo soluzioni importanti", che vanno nella direzione "di salvaguardia dell’occupazione, della senesità e dell’unità del marchio e dell’azienda". "Il Paese ha bisogno di una banca importante, di territorio e in grado di fare bene il suo lavoro in Toscana e nel Centro Italia", afferma il leader del Pd, ribadendo che occorre "evitare uno spezzatino".

Frattanto, si attende la prossima settimana un appuntamento cruciale: l'audizione del Ceo di Unicredit Andrea Orcel dinanzi alla Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario in programma il 14 settembre. Prima di lui sarà sentito Bernardo Mattarella, Ad di Mediocredito Centrale, entrato nella data room per valutare l'acquisizione di 150 sportelli MPS.

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