(Teleborsa) - Il ministro dell'Istruzione,
Patrizio Bianchi, ha fatto il punto sulle
riforme che il
sistema scolastico si appresta ad affrontare già a partire dai prossimi mesi. Sono stati
7 i punti individuati dal ministro nel corso dell'audizione alla Camera in Commissione Cultura questa mattina: istituti tecnici superiori, filiera professionale e tecnica, orientamento, reclutamento e formazione continua, nuovo contratto collettivo, dimensionamento degli istituti e didattica. Rassicurazioni sono arrivate anche sull'
inizio del nuovo anno scolastico, con l'annuncio di una ripartenza con "tutti i docenti al loro posto".
"La prima cosa da fare è la
riforma degli Its, segue poi la
riforma della filiera professionale e tecnica: con i ministri Orlando e Speranza stiamo ragionando su percorsi di inserimento lavorativo nella piena tutela dei ragazzi ma anche degli imprenditori – ha spiegato il ministro Bianchi parlando della riforma della scuola –. La terza azione da fare è l'
orientamento che deve essere un accompagnamento dei ragazzi alle scelte della loro vita. Serve poi la riforma del
reclutamento e la
formazione continua di tutto il personale, ovvero la formazione dei docenti e del personale, compresi i dirigenti: la scuola è una organizzazione complessa". "Bisogna arrivare ad un
nuovo contratto di tutto il personale: è scaduto, bisogna dargli più valore, anche per un problema di rispetto sociale dei docenti che negli anni si è offuscato", ha aggiunto Bianchi.
"Serve anche la riforma del
dimensionamento degli istituti, è un tema che riguarda la
numerosità: le classi pollaio sono 2,9% del totale, concentrato negli istituti tecnici professionali delle grandi periferie urbane. E' lì che dobbiamo agire e stiamo agendo, con azioni mirate, basta interventi a pioggia", ha proseguito Bianchi. "Infine c'è una settima riforma, è quella della
didattica: io non sono convinto che l'unità classe sia l'unico modo per insegnare, bisogna trovare modalità riferite alle effettive competenze dei ragazzi e che riguardino la socializzazione; nell'autonomia scolastica, spingeremo perché le sperimentazioni diventino patrimonio generale di tutti". "Nei prossimi mesi avremo un immane compito: l'opportunità di poter fare della scuola il centro pulsante del paese. Questo ci impegna tutti. Insieme dovremo condividere il cammino che non possiamo sottovalutare ne disperdere", ha concluso il ministro.
"Sono oltre
857 mila i docenti; oltre un milione di persone lavora nella nostra scuola. L'impegno che ci eravamo presi era di ripartire avendo tutti i docenti al loro posto. Questo impegno per la prima volta sarà realizzato", ha detto il ministro parlando dell'avvio del nuovo anno scolastico. "Partiremo il
13 settembre – ha sottolineato il ministro Bianchi – avendo tutti i docenti al loro posto rispetto alle 112mila cattedre vuote e vacanti: avremo
58.735 mila posizioni a ruolo già assegnate, di cui 14.194 sul
sostegno; non abbiamo atteso, e altri 113.544 mila incarichi annuali sono stati assegnati, di cui 59.813 sul sostegno. Inoltre oltre 59 mila posti sono assegnati per il sostegno. Un lavoro titanico, collettivo. Ci saranno solo le
assegnazioni di brevissimo periodo che faranno i
presidi". Lo scorso anno le assunzioni erano state 19.995 in totale, di cui 1.778 sul sostegno.
"
5,1 miliardi sono stati investiti sulla
digitalizzazione, altri
2 miliardi sulla
riapertura – ha detto ancora il ministro –. La scuola ha reagito più di ogni altro settore alle
vaccinazioni, oltre il 92% del personale si è vaccinato e c'è una quota elevata che non può vaccinarsi, abbiamo una età media elevata del personale che lavora nella scuola. Volgo un ringraziamento al garante della Privacy: grazie al lavoro che stiamo facendo insieme e che riguarda il controllo del
Green Pass sarà possibile, dal 13 settembre, avere sui pc dei presidi, grazie ad una piattaforma, la lista del personale presente negli istituti col bollino rosso e verde, non cumulabile nel tempo, evitando file e di far vedere all'esterno chi ha la certificazione in regola e chi no". "Abbiamo messo insieme dati del ministero della Salute e dell'Istruzione, le capacità tecniche del Mef e l'assistenza dell'Autorità della privacy – ha spiegato –. Sarà infine necessario investire in alte competenze nella Pa; nel
ministero dell'Istruzione ne abbiamo la metà di quelle previste".
"Io credo la via siano i
test salivari, devono essere estesi oltre le 'scuole sentinella' ma non intervengo: è materia del commissario Figliuolo, lo ringrazio sempre e non mi permetto di intervenire", ha detto il ministro. "Se c'è necessità di
quarantena riguarda il singolo istituto, non è più possibile estendere questa condizione a tutta la Regione o al Comune. Isoleremo il
cluster, ne vedremo la gravità, lo limiteremo; sulle quarantene sentiamo il parare del
Cts e delle autorità sanitarie ma la scuola deve rimanere aperta questa è la mia posizione evitando situazioni di contagio diffuso".
"Abbiamo usato tutti i fondi europei a disposizione e abbiamo indotto tutti gli enti locali a utilizzarli – ha sottolineato Bianchi –. Siamo in una fase di nuova negoziazione e noi come ministero abbiamo lavorato sui fondi del
Pon e siamo passati dai 2,7 miliardi dell'anno scorso ai 3,8 miliardi. Un miliardo in più per la
scuola".