(Teleborsa) -
Vendite al dettaglio in lieve calo a luglio. L'Istat stima infatti un
calo delle vendite dello 0,4% in valore e dello 0,7% in volume, soprattutto per effetto della diminuzione dei
beni non alimentari (
-0,6% in valore e -1% in volume), mentre quelle dei
beni alimentari risultano
stazionarie in valore e in lieve calo in volume (-0,3%).
Nel
trimestre maggio-luglio 2021, le vendite al dettagli
o aumentano dello 0,5% in valore e dello 0,4% in volume. Sono in crescita le vendite dei beni non alimentari (+0,7% in valore e in volume), mentre restano sostanzialmente invariate quelle dei beni alimentari (+0,1% in valore e -0,1% in volume).
Su base tendenziale permane una crescita robusta (+6,7% in valore e +8,8% in volume), soprattutto nel comparto dei
beni non alimentari (
+8,5% in valore e +12,3% in volume) ed anche dei
beni alimentari (
+4,4% in valore e +4,2% in volume). Tale risultato è in parte attribuibile ai bassi livelli registrati a luglio dello scorso anno in uscita dal lockdown.
Tra i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali positive per tutti i gruppi di prodotti. Gli aumenti maggiori riguardano
Abbigliamento e pellicceria (+15,4%) e
Calzature, articoli in cuoio e da viaggio (+12%), mentre gli incrementi più contenuti si hanno per Utensileria per la casa e ferramenta (+1,4%) e Dotazioni per l’informatica, telecomunicazioni, telefonia (+2,3%).
Tra le diverse forme distributive, la crescita è maggiore nelle imprese operanti su
piccole superfici (+8,2%) a conferma del ritorno di fiamma per i negozi di prossimità. Cresce però anche la
grande distribuzione (+5,6%), così come aumentano vendite al di fuori dei negozi (+2,6%) e il commercio elettronico (+6,4%).