(Teleborsa) - Resta l'obbligo del
Green Pass per i ragazzi dai 12 anni in su. L'Aula della
Camera dei Deputati ha infatti bocciato un
emendamento al decreto Green pass a firma Andrea Vallascas di l'Alternativa c'è, che mirava ed eliminare la misura per i minori di 18 anni. Sull'emendamento relatori e governo avevano dato parere contrario. I voti a favore sono stati 131, i contrari 267. Anche oggi la
Lega ha votato a favore dell'emendamento insieme a
Fratelli d'Italia, a differenza del resto della maggioranza.
Ieri infatti il partito di
Matteo Salvini aveva votato già contro il Green pass per ristoranti. "Alla fine noi votiamo tre o quattro emendamenti. E abbiamo ritirato i nostri perché in caso contrario avrebbero messo la fiducia e non ci sarebbe stata una discussione che io invece credo importante", ha spiegato il leader della Lega durante la sua visita al Salone del Mobile a Rho Fiera Milano. A conferma della posizione della Lega, intervenendo in Aula della Camera durante l'esame del decreto Green pass,
Claudio Borghi ha ribadito: "la nostra scelta è di appoggiare pochissimi emendamenti che riteniamo imprescindibili". MoVimento 5 Stelle, Partito Democratico e Italia Viva hanno però chiesto al Carroccio di fare
chiarezza sulla propria posizione all'interno della
maggioranza, mentre da Forza Italia è stato sottolineato che l'unità del centrodestra non dipende dalla durata del Green Pass.
Nel frattempo, l’estensione da ottobre del Green Pass obbligatorio ai dipendenti della
Pubblica amministrazione e del settore privato potrebbe arrivare con un decreto legge di un solo articolo nel Consiglio dei ministri di domani, dopo la cabina di regia. Quanto al costo dei
tamponi, sembra prendere forza l'ipotesi secondo la quale saranno gratuiti solo per i lavoratori esentati dalla vaccinazione per motivi di salute.
Il ministro della Salute,
Roberto Speranza, ha invece parlato della possibilità di introdurre un
obbligo vaccinale. "In queste ore lavoriamo per l'estensione del Green Pass e poi valuteremo i dati. Se i dati renderanno necessario l'obbligo non avremo paura ma serve ancora qualche settimana di approfondimento. Non è una scelta già presa ma un'opzione possibile che la costituzione consente", ha spiegato. "Oggi ci sono più
dosi, immaginare l'obbligo in una stagione precedente sarebbe stato illusorio, oggi invece con più dosi è una possibilità da valutare, sui dati del prossimo mese e mezzo" ha aggiunto.