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Welfare Index PMI, Generali Italia: "Welfare aziendale genera impatto sociale"

Assegnato il rating 5W a 105 imprese Welfare Champion (22 nel 2017)

Economia
Welfare Index PMI, Generali Italia: "Welfare aziendale genera impatto sociale"
(Teleborsa) - Il welfare aziendale genera impatto sociale. Le piccole e medie imprese italiane hanno avuto un ruolo centrale nell'affrontare l'emergenza Covid-19 ed è aumentata la consapevolezza del loro impatto sociale attraverso iniziative di welfare aziendale. Oggi le PMI sono fondamentali per la ripresa e rinascita del Paese e le loro strategie di welfare aziendale sostengono le priorità del PNRR: Salute, Donne, Giovani, Famiglie e Comunità. È quanto emerge dal Rapporto Welfare Index PMI 2021 sullo stato del welfare nelle piccole e medie imprese italiane presentato oggi al Teatro Eliseo di Roma. Un'iniziativa promossa da Generali Italia con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e con la partecipazione delle principali Confederazioni italiane: Confindustria, Confagricoltura, Confartigianato, Confprofessioni e Confcommercio. Tra i presenti il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando; la sottosegretaria di Stato al ministero dello Sviluppo Economico, Anna Ascani; il country manager & Ceo Generali Italia e Global Business Lines, Marco Sesana; il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti; il presidente Confprofessioni, Gaetano Stella; Dario Bruni, delegato del presidente Confartigianato al Lavoro e Bilateralità; Maurizio Grifoni, presidente Fondo FON.TE Confcommercio; Maurizio Stirpe, vicepresidente Confindustria per il Lavoro e le Relazioni Industriali; Lucia Sciacca, direttore Comunicazione e Sostenibilità di Generali Italia e membro del Comitato Welfare Index PMI; Enea Dallaglio, partner Innovation Team – Gruppo Cerved. Giunto alla sesta edizione, il Rapporto ha coinvolto più di 6mila imprese di tutti i settori produttivi e di tutte le dimensioni e ha visto l'assegnazione a 105 imprese Welfare Champion del rating 5W (erano 22 nel 2017).




Il Rapporto 2021 evidenzia come il welfare continui a crescere nelle PMI. Oltre il 64% delle piccole e medie imprese italiane ha, infatti, superato il livello iniziale e negli ultimi 6 anni le imprese con un livello di welfare elevato sono più che raddoppiate, passando dal 9,7% del 2016 all'attuale 21%.

L'edizione di quest'anno ha messo in evidenza lo sforzo messo in atto dalle imprese colpite dalla pandemia con numerose iniziative sul welfare aziendale: in ambito sanitario, dai servizi diagnostici per il Covid-19 (43,8%) ai servizi medici di consulto anche a distanza (21,3%) a nuove assicurazioni sanitarie (25,7%); nella conciliazione vita-lavoro, con maggiore flessibilità oraria (35,8%) e nuove attività di formazione a distanza (39%) e aiuti per la gestione dei figli e degli anziani (7,2%); a sostegno dei lavoratori e delle famiglie, con aumenti temporanei di retribuzione e bonus (38,2%) e sostengo nell'educazione scolastica dei figli (4,8%); ma anche offrendo contributi alla comunità esterna, come donazioni (16,4%) e sostegni al Sistema Sanitario e alla ricerca (9,2%). La gran parte di queste iniziative – rileva il Rapporto – sono tuttora in corso e per il 42,7% delle imprese sono strutturali e permanenti. Inoltre, emerge che il 54,8% delle imprese che hanno inserito il welfare nella strategia aziendale ha registrato ritorni positivi sulla produttività. Guardando al futuro 2 imprese su 3 intendono rafforzare l'impegno sociale verso i lavoratori (67,5%) e verso gli stakeholder esterni: la comunità locale e la filiera produttiva (63,1%).

"Già nella scorsa edizione – ha dichiarato il Comitato Guida di Welfare Index PMI – registravamo una crescente consapevolezza del ruolo di responsabilità sociale che le PMI sentivano di doversi assumere, accelerato anche dall'emergenza Covid. In questa nuova edizione abbiamo voluto registrare scientificamente l'impatto sociale che le attività di welfare aziendale hanno avuto su tutti gli stakeholder, interni ed esterni all'impresa. Welfare Index PMI può costituire non solo informazione, servizio, fonte d'ispirazione per le PMI che vogliono intraprendere o migliorare le loro politiche di welfare aziendale, ma una fotografia che, auspichiamo, possa essere un contributo importante per il rilancio del nostro Paese. Questa fotografia nasce dalla collaborazione di imprese, istituzioni, esperti ed associazioni".

Nell'attuale scenario le PMI – si legge nella ricerca – sostengono le priorità del PNRR con un impatto su: Salute, Donne, Giovani, Famiglie e Comunità. Cresce al 92,2% il numero di imprese che mette salute e sicurezza dei lavoratori come valori centrali nella gestione dell'azienda con il 22% delle aziende che hanno già attivato numerose iniziative di salute e assistenza per i lavoratori e i familiari. Oltre la metà delle PMI più attive nel welfare ha assunto nuovi lavoratori (51,2% vs media del 39,8%) contribuendo alla mobilità sociale di donne e giovani. Migliora anche la condizione delle donne sul fronte delle opportunità di lavoro e di carriera. La presenza femminile – evidenzia il Rapporto – sale al 42% nelle imprese più attive nel welfare vs media 32,5%; salgono al 45,5% le donne in posti di responsabilità vs media 36,2%
Il 56% delle imprese hanno, inoltre, attivato numerose iniziative a sostegno della propria comunità. Secondo il Rapporto il Covid ha, in sostanza, cambiato il significato del welfare aziendale ponendo l'impresa al centro della comunità e facendo emergere una nuova consapevolezza del ruolo sociale dell'impresa.

"In questo nuovo contesto ancora caratterizzato dal Covid-19, attraverso Welfare Index PMI abbiamo osservato come le imprese abbiano agito come soggetto sociale, oltre che economico e di mercato, per la loro diffusione nel territorio e per la vicinanza ai lavoratori e alle famiglie, dando vita a un nuovo welfare di comunità – ha spiegato Sesana –. Le imprese hanno dimostrato che il welfare aziendale oggi può e deve uscire dall'azienda. Guardare non solo ai dipendenti e famiglie, ma includere e creare valore per fornitori, territorio e comunità. Il maggior numero di iniziative intraprese sostengono le priorità del PNRR sui grandi asset del Paese con un impatto su: salute, donne, giovani, famiglie e comunità. Questo oggi ci conferma che il welfare, oltre ad essere strategico per la crescita delle imprese, sarà leva per la ripresa sostenibile del Paese".

Per la prima volta l'indagine ha misurato l'impatto sociale delle iniziative di welfare aziendale su tutti gli stakeholder: lavoratori, famiglie, comunità, fornitori, consumatori. È stato così rafforzato lo strumento di analisi di Welfare Index PMI, che valuta 127 variabili per indagare le misure delle iniziative, della capacità gestionale e di performance. Oltre alle iniziative di welfare per i lavoratori e le loro famiglie, il nuovo modello di analisi sviluppato con Cerved Rating Agency ha monitorato l'impegno delle imprese nella tutela dei diritti e delle diversità, la responsabilità verso consumatori e fornitori, rafforzando altresì le aree dello sviluppo del capitale umano, della tutela delle condizioni di lavoro, del welfare di comunità. Nel dettaglio il nuovo modello è organizzato in dieci aree: Previdenza e protezione; Salute e assistenza; Conciliazione vita-lavoro; Sostegno economico ai lavoratori; Sviluppo del capitale umano; Sostegno per educazione e cultura; Diritti, diversità, inclusione; Condizioni lavorative e sicurezza; Responsabilità sociale verso consumatori e fornitori; Welfare di comunità.

Sono 105 le imprese Welfare Champion 2021 che hanno ottenuto le 5 W del rating Welfare Index PMI. Storie straordinarie di imprese che si sono impegnate su temi rilevanti per il Paese. Si tratta delle realtà caratterizzate da numerose iniziative in diversi ambiti del welfare aziendale, capacità gestionali e impegno economico-organizzativo elevati e impatti sociali significativi sulle comunità interne ed esterne all'impresa.

Quest'anno Welfare Index PMI promuove, inoltre, il valore del welfare aziendale in Europa con la partecipazione alla prima edizione di SME EnterPRIZE, l'iniziativa di Generali che premia e valorizza i migliori esempi di business sostenibile sviluppati dalle piccole e medie imprese europee. Durante l'evento internazionale, che si terrà a Bruxelles il 28 settembre alla presenza di rappresentanti delle istituzioni europee e dei media, sarà presentato il White Paper sull'integrazione dei principi di sostenibilità nelle PMI europee, sviluppato da Generali in collaborazione con SDA Bocconi.
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