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Covid, allerta Aifa: l'antivirale Parvulan non sostituisce i vaccini

Sospetto incremento delle importazioni e delle segnalazioni sul farmaco. Speranza: a lavoro su lista priorità per la terza dose.

Economia, Salute e benessere
Covid, allerta Aifa: l'antivirale Parvulan non sostituisce i vaccini
(Teleborsa) - L'Agenzia italiana del farmaco (AIFA) ha segnalato un sospetto incremento delle richieste per importare in Italia un antivirale indicato solitamente per il trattamento dell'Herpes Zoster e che verrebbe utilizzato in sostituzione dei vaccini anti Covid. Il nome del farmaco è Parvulan: è privo di autorizzazione all’immissione in commercio in Italia mentre è legalmente registrato e commercializzato in Brasile. "Sulla base delle comunicazioni e delle richieste pervenute da parte dei pazienti – si legge nella note dell'Aifa – ivi incluse quelle riguardanti le tipologie di vaccino considerate valide ai fini del rilascio del “Green Pass” vaccinale, è stato possibile rilevare un utilizzo del medicinale diverso da quello dichiarato nella richiesta di importazione". Nello specifico il Parvulan risulterebbe essere proposto fuori indicazioni come terapia per la prevenzione del Covid-19, in alternativa ai vaccini autorizzati.

La Commissione Tecnico-Scientifica (CTS) dell'Agenzia, esaminata l’istruttoria degli Uffici, ha così ritenuto necessario allertare i cittadini "che l’utilizzo del medicinale Parvulan nella profilassi dell’infezione da Sars-COV-2 non sia sostenuto dalle benché minime evidenze di efficacia e sicurezza. Si sottolinea, inoltre, che anche il razionale di tale utilizzo risulta largamente insufficiente, tanto è vero che la Commissione non aveva ritenuto possibile autorizzarne l’uso nemmeno nell’ambito di una sperimentazione clinica". Inoltre, il possibile uso del farmaco in sostituzione dei vaccini autorizzati rappresenta "un potenziale pericolo per la salute delle persone a motivo, oltre che del profilo di sicurezza quantomeno incerto, anche dell’ingiustificato senso di protezione che il trattamento potrebbe generare a dispetto della mancanza di un’efficacia documentata".




L'Agenzia ha pubblicato oggi anche l'ottavo Rapporto AIFA sulla sorveglianza dei Vaccini COVID-19. Nel periodo 27 dicembre 2020-26 agosto 2021 sono pervenute 91.360 segnalazioni di sospetta reazione avversa su un totale di 76.509.846 dosi di vaccino anti-Covid somministrate (tasso di segnalazione di 119 ogni 100.000 dosi), di cui l'86,1% riferite a eventi non gravi, come dolore in sede di iniezione, febbre, astenia/stanchezza, dolori muscolari. Le segnalazioni gravi, ha riportato l'Aifa, corrispondono al 13,8% del totale, con un tasso di 13 eventi gravi ogni 100.000 dosi somministrate. Come riportato nei precedenti Rapporti, indipendentemente dal vaccino, dalla dose e dalla tipologia di evento, la reazione si è verificata nella maggior parte dei casi (80% circa) nella stessa giornata della vaccinazione o il giorno successivo e solo più raramente oltre le 48 ore successive. Comirnaty/Pfizer è il vaccino attualmente più utilizzato nella campagna vaccinale italiana (71%), seguito da Vaxzevria/AstraZeneca (16%), Spikevax/Moderna (11%) e Janssen/Johnson&Johnson (2%). In linea con i precedenti Rapporti, la distribuzione delle segnalazioni per tipologia di vaccino ricalca quella delle somministrazioni (Comirnaty 67%, Vaxzevria 24%, Spikevax 8%, COVID-19 vaccino Janssen 1%).

Per tutti i vaccini, gli eventi avversi più segnalati sono febbre, stanchezza, cefalea, dolori muscolari/articolari, reazione locale o dolore in sede di iniezione, brividi e nausea. Per quel che riguarda le vaccinazioni cosiddette eterologhe a persone al di sotto di 60 anni che avevano ricevuto Vaxzevria come prima dose sono pervenute 248 segnalazioni, su un totale di 604.865 somministrazioni (la seconda dose ha riguardato nel 76% dei casi Comirnaty e nel 24% Spikevax), con un tasso di segnalazione di 41 ogni 100.000 dosi somministrate.

Nel frattempo il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha fatto sapere che il Ministero sta preparando una circolare per definire chiaramente quali saranno le categorie di fragili con cui si partirà con la terza dose. "Penso ai pazienti oncologici e trapiantati. Verrà fatto un elenco molto dettagliato", ha dichiarato il ministro alla presentazione del "Libro blu" dell'Agenzia delle Dogane e Monopoli. E ha aggiunto: "continueremo a lavorare nella direzione intrapresa, di un'ulteriore estensione Green Pass nelle prossime settimane e valuteremo l'estensione dell'obbligo vaccinale. Se sarà necessario il Governo non ha paura".


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