(Teleborsa) -
Milano chiude debole, in scia alle altre Borse di Eurolandia. Nel frattempo sui mercati USA si muove in territorio negativo l'
S&P-500, che registra una flessione dello 0,31%. La settimana in Borsa del Vecchio Continente termina quindi con il segno meno, nonostante la positiva accoglienza del mercato della decisione della Banca centrale europea di ridurre il ritmo di acquisto di obbligazioni del programma PEPP.
Nessuna variazione significativa per l'
Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,183. Nessuna variazione significativa per l'
oro, che scambia sui valori della vigilia a 1.794,1 dollari l'oncia. Pioggia di acquisti sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mostra un guadagno del 2,00%.
Avanza di poco lo
spread, che si porta a +103 punti base, evidenziando un aumento di 1 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari allo 0,70%.
Tra i listini europei senza slancio
Francoforte, che negozia con un -0,09%,
Londra è stabile, riportando un moderato +0,07%, e fiacca
Parigi, che mostra un piccolo decremento dello 0,31%.
Sessione negativa per Piazza Affari, con il
FTSE MIB che lascia sul parterre lo 0,86%; sulla stessa linea, il
FTSE Italia All-Share ha perso lo 0,86%, terminando la seduta a 28.297 punti.
In ribasso il
FTSE Italia Mid Cap (-0,88%); sulla stessa linea, in rosso il
FTSE Italia Star (-0,86%).
Dai dati di chiusura di Borsa Italiana, risulta che il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 1,75 miliardi di euro, in calo del 13,93%, rispetto ai 2,03 miliardi della vigilia; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,53 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,48 miliardi.
Tra i 435 titoli scambiati, i titoli positivi sono stati 124, mentre 270 hanno terminato in calo. Sostanzialmente stabili le restanti 41 azioni.
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo
STMicroelectronics (+1,59%),
Banca Generali (+1,04%),
Campari (+0,72%) e
Exor (+0,58%).
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su
Telecom Italia, che ha terminato le contrattazioni a -3,09%.
Calo deciso per
Atlantia, che segna un -2,91%.
Sessione nera per
Inwit, che lascia sul tappeto una perdita del 2,44%.
In caduta libera
Hera, che affonda del 2,37%.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap,
Bff Bank (+2,73%),
Banca Ifis (+1,95%),
Garofalo Health Care (+1,37%) e
De' Longhi (+1,17%).
I più forti ribassi, invece, si sono verificati su
GVS, che ha archiviato la seduta a -12,53%.
Pesante
Tod's, che segna una discesa di ben -5,92 punti percentuali.
Seduta drammatica per
Esprinet, che crolla del 4,55%.
Sensibili perdite per
Unieuro, in calo del 3,42%.