(Teleborsa) - Il ministro della Transizione ecologica,
Stefano Cingolani, ha annunciato che il governo sta scrivendo un provvedimento per un taglio immediato delle
bollette nel prossimo trimestre per
3 miliardi ma sta anche lavorando su un
intervento strutturale, mentre è in corso a Palazzo Chigi un vertice sul tema alla presenza anche del presidente del Consiglio,
Mario Draghi, e del ministro dell'Economia,
Daniele Franco. "Intanto non è questione di parole – ha dichiarato il ministro ai microfoni di Radio Anch'io – ma del mercato. È sotto gli occhi di tutti che il
gas stia aumentando in maniera costante essendo la materia prima per produrre elettricità e noi ne avremo un effetto importante sulla bolletta".
"Circa l'80% degli aumenti vengono dal gas – ha spiegato Cingolani – C'è da mitigare innanzitutto il trimestre perché a fine mese il trimestre chiude e avremo i numeri precisi ma sappiamo che l'aumento è importante e questo succede in tutto il mondo e in tutta Europa". "Poi c'è da mettere in piedi un
intervento strutturale perché, per quanto sembra stiano saturando questi aumenti di costi, sono aumenti che rimarranno in bolletta per cui bisognerà lavorare sulla parte strutturale", ha aggiunto. Quanto ai
3 miliardi di riduzioni degli
oneri di sistema di cui si parla in queste ore, Cingolani ha affermato: "quello è nell'immediato, esattamente come abbiamo fatto lo scorso trimestre dove c'era già stato un aumento anche se di livello inferiore. La questione strutturale è un po' diversa. Bisogna ragionare su come viene costruita la
bolletta e qui va un po' riscritto il metodo di calcolo. Lo stiamo facendo in queste ore. Stiamo lavorando".
Il ministro Cingolani ha sottolineato le differenze con la
Spagna, dove il premier Sanchez ha messo a punto una serie di interventi per contrastare il caro bollette. "Ricordiamoci quanto è grande il nostro
comparto industriale rispetto al loro. Credo che si possano trarre alcune indicazioni ma difficilmente si può traslare la strategia da un paese a un altro – ha spiegato –. Noi dobbiamo lavorare sui nostri numeri e sulla nostra situazione".
Nella stessa occasione il ministro ha parlato anche di
nucleare. "Io non ho cambiato nessuna idea. Le cose sono esattamente nei termini in cui le ho dette e tali rimangono". "Ho raccontato a 400 studenti di una scuola che in questo momento ci sono 4 paesi che stanno studiando delle sorgenti di energia alternative che si chiamano
vettori di quarta generazione. Ho detto che non sono maturi, che probabilmente nel prossimo decennio capiremo se sono convenienti e sicure e se hanno dei requisiti interessanti. Qualora questo fosse verificato sarebbe ovviamente importante capire se possano essere utilizzati".