(Teleborsa) - Potrebbe arrivare in tempi stretti la
pillola anti-Covid da assumersi al manifestarsi dei primi sintomi, oppure come prevenzione in caso di
contatti con positivi. A produrla sarà il colosso statunitense
Pfizer, già produttore del
vaccino. Una nuova freccia nell'arco alla lotta al Covid che punta a coinvolgere la platea di quanti temono il vaccino e potrebbe rappresentare la
spallata finale alla pandemia.
Il farmaco, inibitore della proteasi, si chiama
Ritonavir ed è già stato utilizzato nel trattamento dell’Hiv. Il 26 novembre dovrebbero essere presentati i primi risultati alla Fda, l’agenzia del farmaco Usa. Poi, l’8 aprile, saranno consegnati i
dati definitivi.
Oltre un migliaio gli adulti che aderiscono alla sperimentazione dopo aver contratto il
Covid-19 senza sintomi tali da richiedere un ricovero in ospedale
. I dirigenti Pfizer hanno spiegato che il ciclo di trattamento per questi pazienti durerà
5 giorni a partire dai primi sintomi di infezione, prima cioè dell’eventuale ricovero.
Per spiegare il funzionamento della pillola sono intervenuti
Frank D'Amelio e Angela Hwang, CIO e presidente di Pfizer Biopharmaceutical, nel corso della "Conferenza sanitaria globale" organizzata da Morgan Stanley il 14 e il 15 settembre: "Stiamo sviluppando una terapia orale antivirale perché crediamo che le opzioni di trattamento saranno fondamentali. Pensiamo che u
n farmaco orale sia un tassello fondamentale per
venire a capo della pandemia".