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Scuole, già 800 classi in quarantena. Anief: si doveva agire su distanziamento classi

Economia, Scuola
Scuole, già 800 classi in quarantena. Anief: si doveva agire su distanziamento classi
(Teleborsa) - A pochissimi giorni dall'inizio dell'anno scolastico è già allarme pandemia nella scuola, con ben 800 classi che si stima siano già finite in quarantena. Numeri che smentiscono le affermazioni del Ministro Bianchi, secondo cui i docenti e studenti in quarantena sono "pochissimi".

I contagi continuano ad aumentare ed Orizzonte scuola ha stimato che già 800 classi siano finite in isolamento. La situazione in Italia, secondo La Repubblica, è piuttosto diversificata, anche perché differenti sono le regole della quarantena: dall’Emilia Romagna dove in quarantena vanno contatti stretti, alla Toscana che prevede la quarantena per tutto il gruppo classe, senza dimenticare il Veneto, dove resta a casa solo il contagiato.

Secondo il sindacato della scuola Anief tutto questo è la conseguenza degli assembramenti che le scuole attuano nelle scuole: giusto ieri, Cittadinanzattiva ha detto che abbiamo ben 450mila alunni che studiano in 17mila classi in gruppi superiori a 25 unità, a fronte di 366mila classi.

"A pochissimi giorni dall’avvio dell’anno scolastico si può dire con certezza che l’impegno preso dal Governo e dall’amministrazione scolastica centrale di far tornare tutti gli alunni in presenza e dire addio alla didattica a distanza è fallito prima di essere messo alla prova", commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, preannunciando che in autunno, con i primi freddi, ci sarà una impennata.

"La verità - incalza il leader del sindacato - è che bisognava intervenire sul numero degli alunni per classe, dimezzandolo, e allargare gli spazi".

"Noi lo diciamo, inascoltati, da mesi: si doveva agire sul distanziamento, facendo di tutto per tenere lontani gli alunni, riducendone quindi il numero per classe, aumentando la capienza delle aule e mettendo a disposizione delle scuole più personale. Non è stato fatto, si è puntato tutto sul Green Pass, pensando, a torto, che fosse la panacea di tutti i mali e che sarebbe bastato a proteggere dai contagi", prosegue il sindacalista, auspicando per il futuro il corretto utilizzo dei fondi del PNRR.


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