(Teleborsa) - Con la
cerimonia di inaugurazione, l'Expo di Dubai ha aperto ufficialmente i suoi cancelli a 192 Paesi, primo grande evento di incontro internazionale dopo lo stop forzato
a causa della pandemia, che riunirà in un unico luogo i visitatori provenienti da ogni parte del
mondo per progettare insieme il futuro, da oggi,
1 ottobre fino al 31 marzo 2022.Connecting Minds, Creating the Future: questo il
claim che rappresenta un invito a sperare e costruire un
domani migliore - dopo la terribile esperienza del Covid con l'obiettivo di provare concretamente a superarla - in cui tutti i Paesi del Pianeta potranno impegnarsi rispetto ai tre temi di
opportunità, mobilità e sostenibilità.
"Siamo orgogliosi di accogliere i rappresentanti di 192 Paesi
nella terra della tolleranza e auspichiamo che questo evento possa servire a trovare soluzioni alle sfide globali, con un livello di cooperazione internazionale di cui l'umanità ha bisogno", ha detto ieri
Mohammed bin Rashid Al Maktoum, vice presidente e primo ministro degli Emirati Arabi Uniti e sovrano di Dubai, intervistato dal quotidiano arabo Al Bayan.
Tra i
protagonisti dell'esposizione universale, subito
l'Italia, pronta a stupire sotto il segno di innovazione e creatività. Assegnato al Padiglione Italia, infatti, il
premio come miglior progetto imprenditoriale dell'anno, durante i prestigio
si Construction Innovation Awards negli Emirati Arabi.
Il Padiglione, progetto architettonico firmato da
Carlo Ratti, Italo Rota, Matteo Gatto e F&M Ingegneria, presenta un'architettura ideata per mettere in scena
"la Bellezza che unisce le Persone".
Con
70 partner istituzionali, oltre 50 imprese sponsor, 15 Regioni e 30 Università aderenti, il nostro Paese promuoverà un vasto programma di forum multilaterali e dialoghi di alto livello. Tanti i temi: dal
clima allo spazio, ma anche sviluppo urbano e promozione del dialogo interculturale, passando per le attualissime sfide dell'innovazione e della digitalizzazione nella salute, nell'agricoltura e nella blue economy.
Focus su Venezia: il 3 ottobre, sarà lanciata sulla piattaforma globale di Expo la candidatura della città a capitale mondiale della sostenibilità.
DUBAI, IL FUTURO RIPARTELa città emiratina, considerata il prototipo di
città del futuro, dunque, celebra il ritorno alla vita dopo la pandemia: tante nuove attrazioni, numeri giganteschi per un evento che proietta il mondo in un nuovo spazio di
opportunità e sfide. Intanto, quasi azzerata la
vecchia dipendenza dal petrolio (che ad oggi rappresenta solo l'1% del PIL rispetto al 50% segnata negli anni fino al 2000),
Dubai genera da solo il 28% del PIL degli Emirati Arabi Uniti pari a 421 miliardi di dollari, che dal 2000-2020 si è, di fatto,
quintuplicato.