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Monitor distretti, export su nuovi record: +27,6% nel primo semestre

Economia
Monitor distretti, export su nuovi record: +27,6% nel primo semestre
(Teleborsa) - E' brillante l'andamento dell'export dei distretti industriali nel primo semestre dell'anno, che ha registrato una crescita del 27,6% a prezzi correnti rispetto allo stesso periodo del 2020, che scontava gli effetti del lockdown. Il raffronto con il primo semestre del 2019 (periodo pre-Covid) evidenzia un recupero dello 0,7% (pari a 474 milioni di euro) su un valore record di 64,4 miliardi di euro.

E' quanto emerge dal Monitor dei Distretti Industriali realizzato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo e presentato da Gregorio De Felice, Chief Economist di Intesa Sanpaolo, e Fabrizio Guelpa, Reposabile Industry e Banking.

Il Monitor evidenzia che il recupero è diffuso a tutti i territori: su un totale di 158 distretti monitorati ben 101 si sono portati sono oltre i livelli del 2019 nel secondo trimestre. Una ripresa che, con dinamiche ed intensità diverse, ha riguardato tutte le macro-aree (Nord Est, Nord-Ovest, Centro, Mezzogiorno). A livello regionale si mettono in luce Emilia-Romagna e Veneto per aumento dei valori esportati (+443,7 milioni di euro e +324,9 milioni rispettivamente) e Friuli-Venezia Giulia per dinamica (+15,6%).

Fra i principali mercati di sbocco si conferma l'Unione Europea, in particolare la Germania e la Francia, gli Stati Uniti e la Cina. Da segnalare anche il buon andamento di alcuni mercati dell'Est europeo, come la Polonia, ed alcune peculiarità, come le Isole Marshall, dove si immatricolano yacht, e l'Irlanda grazie all’apertura di un’unità logistica a Dublino da parte del principale operatore del distretto orafo di Valenza. Fra i mercati che evidenziano maggiori difficoltà la Svizzera ed il Regno unito.

Fra i settori più dinamici, che hanno già recuperato i livelli pre-Covid, figurano gli Elettrodomestici (+29% nel primo semestre), la Metallurgia (+22,2%) e l'Agroalimentare (+14,9%). Bene anche le costruzioni ed il "sistema casa", dove i Mobili hanno fatto segnare una crescita brillante (+8,2%) assieme ai Prodotti e materiali da costruzione (+6,7%). Resta indietro il settore moda (-29,3%) a dispetto del rimbalzo registrato rispetto al 2020.

Il distretto dei Metalli di Brescia è al top della classifica dei Distretti, con un valore di export che fa segnare un +438 milioni rispetto allo stesso periodo del 2019, ma fanno bene anche gli elettrodomestici di Inox valley (+236,5 milioni) le piastrelle di Sassuolo (+168,8 milioni). I migliori distretti per dinamica sono i Mobili di Forlì (+55,7%), le mele del Trentino (+54,7%) e la nocciola e frutta piemontese (+45,1%). L'oreficeria di Valenza è il distretto che evidenzia le maggiori difficoltà ( -396,5 milioni di euro rispetto al 2019).

Le previsioni macroeconomiche indicano una crescita del PIL mondiale del 4,9% nel 2022, dove l'unica "insidia" è rappresentata dai colli di bottiglia della logistica e delle catene di approvvigionamento. L'UE e L'Italia rappresentano la vera sorpresa del 2021, con una crescita decisamente più forte del previsto, che proseguirà nel prossimo biennio.

La previsioni sul PIL italiano indicano un 5,7% prudenziale per il 2021, ma la crescita potrebbe essere più vicina al 6%, come indicato dalle ultime stime del governo.

Nei prossimi mesi l’export distrettuale è atteso mantenere un buon ritmo di crescita sui mercati esteri, grazie alla presenza di condizioni di domanda internazionale favorevoli ed alla crescita attesa quest'anno e nel prossimo biennio. Il 2021 si chiuderà con un export su nuovi livelli record. A livello settoriale, solo il sistema Moda avrà bisogno di più tempo per tornare sui livelli pre-pandemici.

La carenza di infrastrutture, in particolar modo nel Mezzogiorno, non parrebbe un elemento in grado di limitare l'export dei Distretti, che anzi hanno conosciuto una forte espansione, in linea con quella italiana fino al periodo pre-crisi (2019) ed hanno fatto anche meglio nel 2020. Ne sono alcuni esempi i Distretti legati all'agroalimentare ed alcuni molto specializzati come la meccatronica barese. Nel 2021 la situazione continua ad essere piuttosto diversificata con 14 dei 28 distretti presenti al Sud che hanno già superato i livelli pre-Covid.

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