(Teleborsa) -
"C'è la consapevolezza che l'emergenza umanitaria è gravissima". Lo ha detto il Premier
Mario Draghi, in conferenza stampa al termine del G20 dedicato
all'Afghanistan, definendo il vertice
"soddisfacente e fruttuoso". "C'è gran
disponibilità ad agire, c'è stata
sostanzialmente una convergenza di vedute sulla necessità di affrontare
l'emergenza umanitaria", ha aggiunto.
"C'è stato un accordo, una grande disponibilità ad agire e una convergenza di vedute" sulla necessità di "affrontare l'emergenza umanitaria" in modo unificato attraverso "un mandato alle Nazioni Unite, di tipo generale, per il coordinamento della risposta e per agire anche direttamente". "E' stato toccato da tutti il problema dei diritti delle donne, di garantire loro il diritto all'istruzione e di non tornare indietro di 20 anni", ha detto Draghi, aggiungendo: "Affrontare la crisi umanitaria richiederà contatti con i talebani, ma questo non significa un loro riconoscimento. Bisogna prendere atto che sono stati giudicati per ciò che hanno fatto, non per ciò che hanno detto".
"Il governo italiano - ha spiegato il Presidente del Consiglio - ha assicurato l'uscita di 5mila persone
dall'Afghanistan, anche la Germania ha fatto molto, e il Regno Unito. Tutti stanno cercando di ottenere dal governo dei talebani la possibilità che si organizzino dei corridoi" umanitari. C'è "questa consapevolezza diffusa che ci sia lì ancora gente che vuole uscire, e che sia nostra responsabilità prendersene cura. Molti di loro sono andati in Paesi vicini" e bisognerà
"rintracciarli". "E' una realtà complicata e in gran movimento, ma
l'impressione è che la si voglia affrontare". I leader del G20 si sono impegnati a garantire
assistenza umanitaria direttamente agli afghani e a promuovere i diritti umani per tutti, comprese donne, bambine e minoranze. Così il Presidente USA
Joe Biden secondo quanto riporta la Casa Bianca. "Gli Stati Uniti restano impegnati a lavorare con la comunità internazionale per affrontare la situazione in Afghanistan e sostenere la popolazione afghana",
Intanto, la Commissione europea mette in campo
un miliardo di euro in aiuti alla popolazione afghana. "Dobbiamo fare tutto il possibile per evitare un grave collasso umanitario e socio-economico in Afghanistan. Dobbiamo farlo in fretta", ha sottolineato la presidente della commissione Ursula von der Leyen.
La situazione in Afghanistan, spiega la Commissione,
si sta deteriorando, ponendo centinaia di migliaia di afghani a rischio con l'inverno in arrivo. "Siamo stati chiari sulle nostre condizioni per qualsiasi impegno con le autorità afgane, compreso il rispetto dei diritti umani", ha spiegato von der Leyen. "Ma il popolo afghano non deve pagare il prezzo delle azioni dei talebani. Questo è il motivo per cui il pacchetto di sostegno afghano è per il popolo afghano e per i Paesi limitrofi
che hanno fornito i primi aiuti", ha sottolineato.
"La Turchia non può permettersi un nuovo flusso di migranti dall'Afghanistan, ne sarebbero colpiti anche i Paesi europei": questo il messaggio ribadito nel corso della riunione dal presidente turco Recep Tayyip che anche proposto di formare un gruppo di lavoro sulla migrazione presieduto da Ankara nell'ambito della prossima presidenza indonesiana del G20. "
La migrazione è un problema globale", ha
detto Erdogan augurandosi che "stabilità e sicurezza" vengano ristabilite in Afghanistan quanto prima ed esprimendo la volontà di "dare ai talebani la direzione affinché
formino un governo inclusivo".