Facebook Pixel
Milano 17:35
34.750,35 -0,03%
Nasdaq 21:00
18.254,69 -0,14%
Dow Jones 21:02
39.807,37 +0,12%
Londra 17:35
7.952,62 +0,26%
Francoforte 17:35
18.492,49 +0,08%

Green Pass, domani scatta l'obbligo a lavoro: la conta nei settori che preoccupano di più

Non c'è solo il 40% dei portuali di Trieste. Senza certificato verde un terzo degli autisti e 60 mila agenti delle forze dell'ordine.

Economia, Salute e benessere, Trasporti
Green Pass, domani scatta l'obbligo a lavoro: la conta nei settori che preoccupano di più
(Teleborsa) - Da domani sarà obbligatorio il Green Pass sui luoghi di lavoro e diversi settori sono in allerta perché la platea di lavoratori sprovvisti del certificato è più ampia di quanto messo in conto nelle scorse settimane, con alcuni settori in preallarme a causa del rischio di importanti defezioni. Non c'è infatti solo la situazione al Porto di Trieste a tenere sulle spine il Governo dove i lavoratori portuali hanno rifiutato anche la proposta di tamponi gratuiti per ottenere il Green Pass.



Desta particolare preoccupazione anche il comparto dell'autotrasporto e della logistica. Su gomma si muove la quasi totalità delle merci italiane (si parla di una cifra ci circa il 90%). Secondo il il presidente di Conftrasporto-Confcommercio, Paolo Uggè, si aggira intorno al 30% la percentuale di autotrasportatori senza vaccino. "Sono in gran parte lavoratori stranieri, ma ci sono anche diversi italiani", ha dichiarato. Ma in questo caso a determinare il rischio del blocco non c'è solo lo scetticismo nei confronti dei vaccini anti Covid ma anche l'impossibilità di accedere al Green Pass per i lavoratori stranieri a cui sono stati somministrati vaccini non riconosciuti dall'Ema, in particolare con il vaccino russo Sputnik.

Problema analogo si riscontra nel settore agricolo. Qui circa un terzo dei 390mila addetti del comparto potrebbero non essere utilizzabili, secondo il direttore generale di Confagricoltura, Francesco Postorino. Non occorre dimenticare inoltre il nodo storico della mancanza di regolarizzazione dei lavoratori che hanno il permesso scaduto, sono restii a vaccinarsi e quindi non possono ottenere il Green pass.

Altro comparto che preoccupa le autorità è quello delle forze dell'ordine. Nell'arma dei carabinieri al momento ci sono 15mila agenti secondo Antonio Nicolosi, segretario generale del sindacato dei carabinieri Unarma: "la cifra è analoga in polizia mentre aumenta molto per la penitenziaria: mi chiedo chi controllerà i detenuti? Se poi ci aggiungiamo la polizia locale, i militari che pattugliano le città, i vigili del fuoco, saranno almeno 60mila gli operatori della sicurezza senza vaccino". Per quel che riguarda nello specifico i reparti mobili della Polizia la situazione varia di città in città. I dati più preoccupanti sono quelli di Torino e Firenze dove non risultano vaccinati rispettivamente un terzo e poco meno della metà degli agenti in organico ma in tutta Italia è di circa il 20% la quota sprovvista di Green Pass.

Nel settore del trasporto pubblico locale invece la percentuale di non vaccinati va dal 10% al 20%. L’assenza di tanti autisti potrebbe creare serie difficoltà alla copertura del servizio e al traffico, in particolare nelle grandi città. Per ovviare ai problemi organizzativi legati alla necessaria turnazione degli addetti, le aziende di trasporto dei maggiori centri urbani sono già corse ai riparti: a Roma l'Atac a partire da domani attiverà un monitoraggio delle assenze anomale, a Torino è stata invece prevista una fast line per tamponi più rapidi ai dipendenti mentre l’Atm di Milano si sta attrezzando e ipotizza di chiedere già oggi il Green Pass ai dipendenti.



Condividi
```