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Hera inclusa nel nuovo MIB ESG Index

Energia, Finanza, Sostenibilità
Hera inclusa nel nuovo MIB ESG Index
(Teleborsa) - Per il Gruppo Hera arriva un nuovo importante riconoscimento, che ne premia l’integrazione tra strategie finanziarie e attenzione alla sostenibilità: la multiutility è stata infatti inclusa nel (codice Bloomberg gross return: MIBESG), il primo indice blue-chip per l’Italia dedicato alle migliori pratiche Environmental, Social, e Governance (ESG).

Annunciato oggi da Euronext e Borsa Italiana, il MIB ESG Index combina la misurazione della performance economica con valutazioni ESG in linea con i principi del Global Compact delle Nazioni Unite. La composizione dell’indice si basa sull’analisi di Vigeo Eiris, società di Moody’s ESG Solutions, e risponde a una crescente domanda di strumenti di investimento sostenibile da parte degli investitori e del mercato. Il lancio dell’indice è un passo importante in grado di accelerare la transizione verso un’economia sostenibile e consentirà agli investitori di finanziare progetti e aziende a un alto impatto in Italia ed in Europa.

La metodologia dell’indice è progettata in collaborazione con la comunità finanziaria, le autorità pubbliche e di regolamentazione. Lo scopo principale è quello di facilitare l’adozione di tradizionali approcci di investimento ESG da parte degli investitori pubblici e privati e di ottenere il consenso per investimenti sostenibili e responsabili.
Dopo essere entrata un anno fa nel Dow Jones Sustainability Index, World e Europe, con il riconoscimento di migliore multiutility mondiale per S&P Global, l’inclusione oggi anche nel MIB ESG Index rappresenta per Hera un’ulteriore conferma del successo della propria strategia aziendale che coniuga risultati in crescita con sostenibilità e creazione di valore per tutti gli stakeholder, una strada intrapresa fin dalla nascita della multiutility, 20 anni fa.

Gli stessi Piani industriali della multiutility ne evidenziano i diversificati obiettivi di sostenibilità – circolarità, decarbonizzazione, risk management – al 2024 e al 2030, declinati per ogni area di business, attraverso investimenti per aumentare la resilienza degli asset, innovazione, digitalizzazione, intelligenza artificiale e big data. In particolare, l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra del Gruppo Hera è tra i più ambiziosi per un’azienda in Italia: il 37% in meno entro il 2030 rispetto al 2019, come certificato dal prestigioso network internazionale Science Based Target initiative (SBTi). La multiutility punta in particolare all’obiettivo “Well below 2°C”, volto a limitare l’incremento della temperatura globale ben al di sotto dei 2°C rispetto ai livelli pre-industriali, in linea con le traiettorie dell’Accordo sul Clima di Parigi.

Oltre a risultati economico-finanziari in costante miglioramento, l’attenzione di Hera ai fattori ESG si accompagna a una stabilità di governance unica nel settore, che è stata premiata quest’anno con il primo posto in Italia nell’Integrated Governance Index stilato da ETicaNews.

Pioniera nell’ambito della finanza sostenibile con il lancio del primo green bond in Italia già nel 2014, proprio nei giorni scorsi Hera ha lanciato con successo un sustainability-linked bond del valore di 500 milioni di euro, con grande interesse dimostrato da parte degli investitori internazionali che hanno effettuato sottoscrizioni per circa quattro volte superiori all’offerta. L’emissione di questo prestito obbligazionario non convertibile è correlata agli obiettivi di riduzione delle emissioni e riciclo delle plastiche. Due anni fa, inoltre, Hera è stata la prima realtà a lanciare nel nostro Paese una linea di credito revolving sostenibile, introducendo un meccanismo premiante legato al raggiungimento di specifici obiettivi ambientali, sociali e di governance (ESG).
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