(Teleborsa) -
Prosegue l'impennata dei certificati di malattia arrivati all'INPS, in coincidenza con l'efficacia dell'
obbligo di Green Pass sui luoghi di lavoro. Una misura contestatissima che ha già dato luogo a proteste in molte piazze d'Italia da parte dei No vax.
Secondo quanto comunicato dall'INPS, i
certificati di malattia arrivati sino a martedì 19 ottobre sono stati
83.078, a fronte dei 74.724 arrivati fino a martedì 12 ottobre, con un
incremento dell'11,2% in una sola settimana. Lunedì l'aumento era stato del 14,6% e venerdì scorso, giorno dell'entrata in vigore del Green Pass obbligatorio, addirittura del 22%.
Un trend annunciato dagli ordini dei medici, che si erano tutelati con il rilascio dei certificati solo "in presenza" e dietro regolare visita medica, ma evidentemente il sistema ha rivelato qualche falla.
Se da un lato sono aumentati i certificati di malattia, dall'altro il Green Pass ha fatto lievitare anche il numero di tamponi effettuati. Il numero dei
Green Pass scaricati ha ampiamente
superato il milione (per l'esattezza 1.049.384), ma la gran parte
(circa 914 mila) sono stati scaricati
a seguito di tampone e solo 130 mila in seguito a vaccinazione. Vinta la prova di resistenza delle farmacie, che sinora hanno tenuto l'ondata di tamponi di massa.
Sul fronte
campagna vaccinale, le prime dosi si sono fermate a 44.376, superate dalla
terza dose che ha coinvolto
49.660 italiani. Le persone completamente vaccinate hanno raggiunto quota 89.078.