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Intesa Sanpaolo, alle Gallerie d'Italia "Venezia, che impresa! La grande veduta prospettica di Jacopo de' Barbari"

La mostra sarà visitabile dal 22 ottobre 2021 al 18 aprile 2022 al Palazzo Leoni Montanari di Vicenza

Cultura, Economia
Intesa Sanpaolo, alle Gallerie d'Italia "Venezia, che impresa! La grande veduta prospettica di Jacopo de' Barbari"
(Teleborsa) - Dal 22 ottobre 2021 al 18 aprile 2022 le Gallerie d'Italia di Intesa Sanpaolo a Vicenza propongono al pubblico la mostra dossier "Venezia, che impresa! La grande veduta prospettica di Jacopo de' Barbari", che intende porre l'accento sulla straordinarieta` e unicita` dell'impresa culturale del de' Barbari come sintesi del Rinascimento veneziano. La mostra, con il patrocinio del Comune di Vicenza, e` realizzata in collaborazione con la Fondazione Querini Stampalia di Venezia ed e` inserita nel programma delle celebrazioni dei 1600 anni di Venezia.



"Il progetto espositivo, curato dalla storica Angela Munari e dal geografo storico Massimo Rossi, – spiega Intesa Sanpaolo in una nota – mette a confronto, per la prima volta, due 'stati' della Venezia MD, ovvero due versioni della grande xilografia della veduta di Venezia, ritenuta uno dei piu` grandi capolavori della cartografia urbana di tutti i tempi per le notevoli dimensioni, la ricchezza dei particolari, la qualita` del disegno e dell'esecuzione. Il titolo stesso della mostra, 'Venezia, che impresa!', vuole gia` nelle premesse restituire al pubblico l'immagine della citta` come straordinaria opera umana e culturale, nella sua veste di urbs e di civitas. L'esposizione vuole offrire un quadro complessivo della storia della veduta prospettica Venetie MD di Jacopo de' Barbari, con particolare riguardo al primo e al terzo stato dell'opera. Attraverso i documenti il visitatore avra` la possibilita` di percorrere la citta`, a partire da Rialto e dall'area Marciana, per poi attraversare l'intero nucleo urbano, soffermandosi su alcuni dettagli relativi alla vita e alle attivita` di una delle maggiori citta` del XVI secolo. Viene posta particolare attenzione ai dettagli, permettendo di far emergere paradossalmente la realta` unitaria e sfaccettata della citta`. La veduta a volo d'uccello e` una continua planata su spunti di vita quotidiana. Si tratta quindi, in una chiave leggera e immersiva, di invitare il visitatore ad entrare in una giornata veneziana 'qualunque' del 1500, partecipando non da spettatore ma da protagonista al fermento della citta` per coglierne la complessita`. La mostra – conclude la nota – offre spunti e ancoraggi storico-culturali sui due esemplari dell'opera di de' Barbari e sugli altri documenti esposti a supporto dell'evoluzione della produzione cartografica, per comprendere il prima e il dopo de' Barbari".
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