(Teleborsa) -
Regioni in ordine sparso sulla
somministrazione delle
terze dosi in Italia. Calendario alla mano, si è partiti lo scorso 27 settembre, con
immunocompromessi, over 80, ospiti e personale delle Rsa e dei sanitari con priorità agli over
60 anni o
vulnerabili a
Covid-19 severa.Quindi, con la circolare dell
’8 ottobre è stata allargata platea agli
over 60 e ai soggetti
iperfragili con diverse patologie. In
Lombardia, ad esempio, da lunedì scorso, possono prenotarsi per la terza dose operatori sanitari e socio-sanitari "senza differenziazione di età" mentre nella stessa data il
Piemonte ha avviato le prenotazioni per gli
over 60. Dal
16 ottobre, anche gli ultrasessantenni in
Toscana possono prenotare la dose “booster", in
Puglia dal 13 ottobre, nel
Lazio dal 10 ottobre.
Il Governatore della
Campania, agli inizi di
ottobre ha fatto sapere che "per la
somministrazione della
terza dose del vaccino non seguiremo le fasce d’età. Possiamo fare gli
anziani, i fragili e poi mano a mano quelli che hanno fatto la
prima dose mesi fa".
Il risultato è che, guardando alla cartina dello Stivale, allo stato si registrano evidenti
differenze regionali: dal
28,1% del Molise all’1,2% della Valle D’Aosta. Lo dicono i numeri della
Fondazione Gimbe sottolineando che dal 16 settembre sono state somministrate 700.623 dosi per un tasso di copertura che si ferma al
9,3%.