Facebook Pixel
Milano 24-apr
34.271,12 0,00%
Nasdaq 24-apr
17.526,8 0,00%
Dow Jones 24-apr
38.460,92 -0,11%
Londra 9:01
8.080,73 +0,50%
18.051,57 -0,21%

Auto elettrica, Mazzoncini (A2A): dal riciclo delle batterie grande opportunità per l'Italia

Ambiente, Economia
Auto elettrica, Mazzoncini (A2A): dal riciclo delle batterie grande opportunità per l'Italia
(Teleborsa) - L'amministratore delegato di A2A, Renato Mazzoncini, vede nel settore delle batterie una grande opportunità per l'Italia. "Noi non abbiamo materie prime, un Paese industriale senza alcuna materia prima. Siamo l'11esimo produttore al mondo di acciaio con lo 0,002% di risorse ferrose. Sulla carta, uguale. Come abbiamo fatto? con il riciclo", ha sottolineato Mazzoncini ai microfoni di Teleborsa a margine degli Stati Generali della Green Economy oggi a Ecomondo, la kermesse in corso alla Fiera di Rimini dedicata all'economia verde e all'economia circolare.


"Al momento in cui in Italia arriva una batteria, sicuramente dalla Cina, noi dobbiamo togliergli il passaporto. Quella batteria resta qui, non si muove più: fa la prima vita sull'automobile, la seconda sul building e poi va a riciclo. Gli togliamo litio, cobalto e nickel e diventeranno le nostre miniere", ha spiegato. Dobbiamo attivare subito quindi non solo la Gigafactory di cui si sta parlando (quella annunciata da Italvolt, ndr) ma anche la filiera del riciclo".

Quanto alla mancanza di infrastrutture di ricarica per le auto elettriche lamentato dai costruttori, Mazzoncini ha evidenziato la necessità di potenziare la rete elettrica – "per poter attaccare le colonnine abbiamo bisogno di un importante investimento di potenziamento" – ma ha anche ricordato il passato energetico del nostro Paese: "abbiamo investito più sul metano che sulla rete elettrica, quindi c'è un gap da recuperare". L'ad di A2A si è però detto "confidente che questo grosso ritardo che c'è in tutta Europa" possa essere recuperato: "al 2030 in Ue dovremo avere 3 milioni di punti di ricarica. Nell'ultimo decennio ne abbiamo installate 200mila, nel prossimo decennio quindi ne dovremo installare 2,8 milioni. Dobbiamo decuplicare la velocità di installazione".




Condividi
```