(Teleborsa) - Un ruolo sempre più centrale per i commercialisti con la nuova riforma fiscale. Lo afferma
Matteo De Lise, presidente dell’
Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili, sottolineando che "i dottori commercialisti, in particolare, saranno chiamati a svolgere compiti quasi del tutto diversi da quelli attuali. Un cambiamento radicale, ma che renderà la figura del commercialista sempre più centrale".
"Per questo, oltre a puntare su una formazione di qualità, la categoria ha bisogno di tornare a lavorare sui contenuti e fornire puntualmente materiali scientifici agli iscritti. Un compito arduo, anche perché da parte della politica c’è molta diffidenza", sottolinea De Lise nel corso del web talk “Riforma del sistema fiscale: analisi, critiche e proposte a un mese dalla emanazione della legge delega"
E’ stato il secondo appuntamento del ciclo di web talk organizzato dall’Unione, moderato dal segretario
Emanuele Serina, che conferma "ci aspettiamo grandi cambiamenti dalla riforma fiscale, soprattutto per la nostra categoria. Per affrontarli servono unità d’intenti e un costante confronto con tutti gli attori in campo. L’obiettivo è rimettere il dottore commercialista al centro dello scenario economico e fiscale italiano".
“Siamo finalmente a una svolta sul fisco. Dopo anni di interventi frammentati, è in arrivo una riforma strutturale, a 360 gradi, pensata e realizzata seguendo le indicazioni del Pnrr", ha affermato
Donatella Conzatti, segretario della Commissione Bilancio al Senato, agkgungendo che l'obiettivo è "una semplificazione degli adempimenti, sfruttando anche la tecnologia", una "razionalizzazione normativa" ed un "miglioramento nel rapporto del contribuente con il fisco".
Sergio Cristallo, direttore centrale coordinamento normativo Agenzia delle Entrate, ha lanciato la proposta di "un tavolo di confronto permanente" con l’Unione e di una raccolta delle norme in un unico Codice tributario, che diventerebbe un riferimento per il legislatore.
Claudio Siciliotti (past president del Cndcec), ha rimarcato come "una vera riforma del sistema fiscale in Italia non ci sia mai realmente stata negli ultimi cinquant’anni" e che "mettere mano a una riforma oggi ha un’importanza capitale, anche perché oggi l’Italia è piegata da mancata crescita, alta tassazione e instabilità politica".
Secondo
Francesco Savio (Giunta Ungdcec) siamo in "un momento epocale" e "possiamo creare un futuro importante e bello per il nostro Paese e per noi giovani".-
Al web talk hanno preso parte anche Maurizio Leo (professore Scuola Nazionale della Amministrazione), Francesco Puccio (presidente Fondazione Centro Studi Ungdcec), Leonardo Nesa (Giunta Ungdcec); Adelaide Rescigno, Claudio Turi, Simone De Giosa e Carmine Noschese delle commissioni di studio dell’Unione.