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ADR, Bassato: "Riparte turismo verso gli Usa: è già boom prenotazioni"

L'intervista al direttore Operazioni Aviation di Aeroporti di Roma nel giorno della riapertura delle frontiere degli Stati Uniti

Economia, Trasporti, Turismo
ADR, Bassato: "Riparte turismo verso gli Usa: è già boom prenotazioni"
(Teleborsa) -
"È un giorno importante per Fiumicino, l'Italia e il trasporto aereo. Dopo moltissimi mesi, quasi due anni, gli Stati uniti sono di nuovo aperti ai cittadini europei. Gli italiani possano, dunque, recarsi da oggi negli Usa senza dover dimostrare motivi particolari per effettuare il viaggio. I passeggeri devono, tuttavia, essere vaccinati ed effettuare un test entro i tre giorni prima della partenza. Riparte quindi il turismo, che è molto importante per le nostre economie, ma riparte anche la ricucitura sociale dopo la lacerazione determinata dallo scoppio della pandemia. Significa che torna possibile riunire le famiglie, le amicizie, riunire due società che sono intimamente unite. Garantiamo una funzione fondamentale che è quella di riconnettere economia e società. Questo porta alla continuazione della ripresa. Abbiamo davanti settimane difficili perché sappiamo che il Covid, come tutte le malattie respiratorie, nella fase invernale ha delle recrudescenze, ma lavoriamo fianco a fianco alle autorità e alle istituzioni per controllare questa fase". Queste le parole del direttore Operazioni Aviation di Aeroporti di Roma, Ivan Bassato, nel giorno della ripartenza dei voli turistici verso gli Usa dall'Aeroporto di Fiumicino.





Dopo il blocco imposto a marzo dello scorso anno gli Usa a riaprono i confini ai turisti. Che incremento di traffico stimate per l'Aeroporto di Fiumicino?

"Abbiamo già visto una forte incremento delle prenotazioni, un aumento registrato fin da quando è stato annunciata la riapertura da parte dell'amministrazione americana. Vediamo nella settimana in corso che si apre oggi caricamenti, numeri di passeggeri, load factor, superiori ai 200 su tutti i voli. Abbiamo aeromobili quasi pieni soprattutto in uscita ma, sicuramente, avremo lo stesso traffico anche in rientro con un incremento del traffico generale tra Italia e Stati Uniti. Questo è molto importante perché gli Stati Uniti sono il mercato internazionale più importante collegato con Roma al di fuori dell'Europa e, se guardiamo i dati precedenti alla pandemia – con 2 milioni e 800mila passeggeri da Fiumicino verso i 13 aeroporti statunitensi collegati nel 2019 – rappresentano il nostro quinto mercato con una presenza veramente importantissima delle principali compagnie aeree americane e del nostro vettore di bandiera. C'è da dire che, grazie anche ai protocolli ideati da Aeroporti di Roma in collaborazione col ministero della Salute e con le autorità aeronautiche, già da tempo questo traffico era ripartito anche se solamente in una direzione. Grazie ai protocolli covid tested che sono stati originati qui a Fiumicino a dicembre dell'anno scorso, abbiamo potuto ospitare quasi mezzo milione di visitatori degli Stati Uniti quest'anno, in sicurezza, con test fatti prima della partenza e poi all'imbarco. Un protocollo poi superato dalle decisioni del nostro governo che, in ragione dell'andamento pandemico e dell'andamento delle vaccinazioni negli Stati Uniti, ha assimilato gli Stati Uniti d'America e il Canada ai paesi europei con possibilità di viaggio senza applicazione della quarantena per le persone vaccinate e per le persone testate in partenza. Ora abbiamo la perfetta bilateralità, quindi con gli stessi requisiti si può viaggiare verso gli Stati Uniti d'America. Oggi è un giorno molto importante per l'Aeroporto di Fiumicino e per il trasporto aereo europeo. Non siamo fuori dalla pandemia, siamo in una fase speriamo finale della pandemia, ma sempre consapevoli che controllando questi rischi si può utilizzare in sicurezza il mezzo aereo per effettuare il viaggio intercontinentale verso gli Stati Uniti d'America. Ricordiamo che non è solo un tema di turismo. Il turismo è molto importante per il nostro Paese, ma il tema è anche quello di riconnettere affetti, di riconnettere famiglie, amicizie, e di ripristinare la normalità, pur con tutte le cautele del caso, delle relazioni tra due Paesi molto importanti".






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