(Teleborsa) -
Le tematiche ESG fanno sempre più presa sugli investitori individuali, non solo i millennials, ma anche altre categorie d'età, e coprono tematiche più ampie della semplice responsabilità verso gli azionisti di tipo ambientale e sociale. E' quanto emerge da un sondaggio condotto da
Natixis Investment Managers su più di 8.550 investitori individuali in 24 Paesi.
La
maggioranza degli investitori a livello globale (60%) respinge l'idea che le società siano responsabili esclusivamente della creazione di valore per gli azionisti, ma si aspetta anche una la responsabilità verso gli azionisti.
Nello specifico,
il 77% degli intervistati guarda ad una
responsabilità nei confronti della collettività, incluse tematiche legate al cambiamento climatico e alla disuguaglianza.
L'82% degli investitori ritiene che le società abbiano la responsabilità di affrontare le
questioni sociali, una percentuale quindi anche maggiore rispetto a coloro che ritengono sia una
responsabilità politica (78%). Il
45% riconosce l’importanza di
investire in società che stanno passando a modelli di business
più sostenibili ed il
67% degli intervistati sarebbe più propenso a in
vestire in fondi che dimostrano una migliore
impronta ecologica.
La survey testimonia anche che lo
slancio ESG degli investimenti sta continuando a crescere ed ha raggiunto un
patrimonio totale a livello mondiale pari
a 1.600 miliardi di dollari nel 2020. L'indagine di Natixis ha rilevato che il 21% degli investitori individuali impiega attualmente strategie di investimento ESG. Di questi, il 24% ha investito in ESG per la prima volta solo nel corso dell'ultimo anno, mentre il 33% di coloro che avevano già investito in precedenza ha incrementato la propria esposizione. Quasi la metà (49%) di coloro che non hanno ancora investito in ESG dichiara di essere interessata a saperne di più.
I risultati della survey non solo mostrano un maggiore interesse per gli investimenti ESG,
ma sfatano anche una serie di miti sull’adozione di questi criteri, tra cui: l'interesse per l'ESG non è limitato ai millennial; anche se l'Europa ha aperto la strada all'adozione dei criteri ESG, il resto del mondo sta recuperando terreno (UE al 22%, Nordamerica al 28% e Asia al 22%); per gli investitori ESG, fare del bene è importante tanto quanto agire al meglio; la prova della performance è convincente e solo un investitore su cinque è ancora legato all'idea che investire seguendo criteri ESG significhi sacrificare i ritorni degli investimenti.
"Sempre più investitori individuali credono che il processo decisionale di un investimento ESG dovrebbe coinvolgere tutte le componenti dell’industria, compresi i consulenti finanziari, i gestori dei fondi e gli investitori stessi", ha commentato
Antonio Bottillo, Country Head ed Executive Managing Director per l’Italia di Natixis Investment Managers. "Questo è un altro esempio di quanto l'ESG sia diventato mainstream negli investimenti e del suo potenziale di diventare uno dei punti di decisione più critici per gli investimenti".